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Le virtù dell'Andreina


Pochi sono i locali, in Italia, dove ancora oggi è possibile degustare cibi cotti allo spiedo o sulla brace, quella vera fatta di legna e non di artificiosi sistemi moderni. Andreina ristorante in Loreto è tra questi. La tradizione si tramanda da anni, la storia è lunga quasi un secolo. Erano i primi anni del novecento quando i coniugi Recanati aprirono la loro casa colonica ai viandanti e ai pellegrini di passaggio ai piedi della collina che ospita la cittadina di Loreto, con il suo famoso Santuario. Un crocevia obbligato anche per commercianti e cacciatori, che potevano consumare una buona merenda e bere un gagliardo bicchier di vino presso i Recanati.

Alla fine degli anni cinquanta del secolo scorso la loro figlia, Andreina, trasformò la semplice osteria in una trattoria, dove poter consumare cibi genuini e di tradizione, dove i cacciatori potevano farsi arrostire le loro prede. Le abili mani di Andreina fecero il resto, poco alla volta la trattoria si trasformò in ristorante fino ad oggi quando il locale è tra i più frequentati dai marchigiani e dai gourmet di passaggio, spesso non casuali. Oggi le redini della cucina le ha raccolte Errico, nipote di Andreina, che sa esprimersi ai fornelli con rara maestria, ha saputo coniugare al meglio la tradizione locale con le più moderne tecniche. Senza mai abbandonare le antiche abitudini di spiedo e brace, le succulente preparazioni di cacciagione; Errico offre ai suoi ospiti una cucina di stile moderno, dove però non si perdono i veri sapori del prodotto. La selezione è attenta, la qualità è garantita. Il locale è accogliente, una raffinata semplicità mette a proprio agio ogni cliente. Il menù è completo: piatti sia di carne che di pesce, attento alla stagionalità, presentato impeccabilmente, adatto a soddisfare ogni esigenza. Io ricordo, sempre con l'acquolina in bocca, oltre che gli spiedi di cacciagione, "lo scampo che insegue la lepre": divertente combinazione tra gusti opposti ma che alla fine creano un vero osanna del gusto. L'ironia di Errico si esprime anche in un altro piatto come "L'orto nasconde la caccia", dove le verdure di stagione sembrano protagoniste ma in realtà sono un supporto essenziale ai prelibati sapori di cacciagione. La prima vera grande passione del Recanati è stata la pasticceria, settore nel quale ancora oggi spadroneggia con preparazioni singolari e fantastiche esplosioni di gusto.

In sala l'attenzione della signora Ave, mamma di Errico, è puntuale e mai insistita, capace di guidare l'ospite in un percorso degustativo ricco di tradizione ma con sapienti spunti di modernità. In cantina sono presenti le migliori etichette della regione, e non solo. Con il vino é possibile variare regione, e "viaggiare" anche all'estero.

Andreina è uno di quei ristoranti da frequentare, dove vale la pena organizzare un viaggio apposta per raggiungerlo, non solo perchè citato da tutte le guide e perchè ha raccolto prestigiosi riconoscimenti, ma proprio per l'originalità di un menù capace di soddisfare i palati più esigenti.

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