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Spilamberto: porte aperte nell'antica acetaia!


Una giornata per scoprire come nasce l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop, visitando una delle acetaie storiche del territorio, a Spilamberto: è così - aprendo i suoi cancelli ad appassionati e curiosi - che l’Aceto Balsamico del Duca rinnova la sua partecipazione ad Acetaie Aperte, nell’ambito di “Gusti.a.mo 2016”, la tre giorni dedicata alle eccellenze enogastronomiche del modenese organizzata dai Consorzi di tutela dei prodotti tipici. L’appuntamento con le visite guidate delle due sedi dell’acetaia è dalle ore 10 alle ore 18 di domenica 2 ottobre, mentre alle ore 16 è previsto un cooking show a cura dello chef Stefano Corghi dell’enoteca “Il Luppolo e l’uva”. In contemporanea, l’azienda guidata dalla famiglia Grosoli offre animazione per bambini.

Le radici dell’azienda “Aceto Balsamico del Duca” risalgono alla fine del XIX secolo quando Adriano Grosoli, proprietario di una Premiata Salumeria fondata nel 1891, iniziò la vendita di specialità alimentari di sua produzione: salumi, insaccati, carni, Parmigiano Reggiano, Lambrusco e Aceto Balsamico. L’azienda fu poi lasciata al figlio Mario e quindi, dal 1972, al nipote ed attuale proprietario Adriano che insieme alla moglie Luciana, nel 1974 decise di dedicarsi esclusivamente alla produzione di Aceto Balsamico di Modena e Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.Negli anni ‘80 sono entrate nella direzione e gestione dell’azienda le figlie Mariangela ed Alessandra e ancora oggi la famiglia Grosoli continua ad operare con la stessa passione ed esperienza che si tramandano da 4 generazioni.La sede storica –ora dedicata all’invecchiamento di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena – è situata in un complesso sviluppatosi intorno ad un’antica fornace per la cottura dei mattoni, dalla caratteristica forma ellittica e dai soffitti a travi vive, edificata intorno al 1600. Nel 1992 è stato aperto un nuovo stabilimento, ulteriormente ampliato nel 2004, al quale è stata affiancata una elegante palazzina uffici nel 2008. Nei nuovi locali sono stati collocati i tini di rovere e le barrique destinati alla maturazione e all’invecchiamento dell’ Aceto Balsamico di Modena IGP. Nel 1974 Adriano Grosoli decise di associare al proprio prodotto l’immagine del Duca Francesco I D’Este, il più famoso e appassionato produttore ed estimatore di quel “balsamo” molto apprezzato alla corte degli Estensi.

Nel 1986 la famiglia Grosoli si è occupata del restauro della preziosa opera d’arte e nel 2010 ne ha finanziato la messa in sicurezza e la realizzazione della nuova cornice.Il terremoto che ha colpito Modena nel 2012 ha danneggiato anche alcune strutture della Galleria Estense: la famiglia Grosoli, insieme ad altri illustri modenesi, ancora una volta è stata al fianco della Soprintendenza nell’azione di crowdfunding, lanciata a New York con una esposizione straordinaria del dipinto del Velasquez. Con il ricavato si è potuto realizzare il nuovo basamento antisismico del busto in marmo di Francesco I, realizzato da Bernini.L’azienda è tra i soci sostenitori dell’Associazione Amici della Galleria Estense.


Nel fine settimana all’insegna della scoperta delle tradizioni enogastronomiche sarà possibile ammirare da vicino le fasi della produzione dell’aceto balsamico tradizionale di Modena Dop, illustrate da Adriano Grosoli e le nipoti del fondatore della casata che da quattro generazioni utilizza ricette di famiglia per realizzare l’Aceto Balsamico del Duca, e lasciarsi trasportare dal profumo diffuso dalle botti. Per l’occasione saranno aperte sia la sede storica edificata intorno al 1600 e casa natale del fondatore, dedicata all’invecchiamento dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, sia la sede più recente, inaugurata nel 2008, che accoglie le moderne linee di imbottigliamento e tini di rovere per la maturazione dell’Aceto Balsamico di Modena IGP oltre allo showroom dove acquistare i prodotti.

Per informazioni: www.acetobalsamicodelduca.com


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