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Napoli: a Eccellenze campane l'olio evo di Confagricoltura




L’OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA DI CONFAGRICOLTURA

A “ECCELLENZE CAMPANE”:


Viaggio nelle produzioni regionali d’eccellenza,

tra territorio, varietà e dieta mediterranea


Inizia con un evento dedicato all’olio extravergine d’oliva, un dei simboli del made in Italy, la collaborazione di Confagricoltura con “Eccellenze Campane”, il polo agroalimentare napoletano, voluto da Paolo Scudieri per le imprese del settore enogastronomico campano che mette in contatto direttamente i produttori con i consumatori attraverso un servizio di ristorazione e vendita.


Nell’area mercato è presente da qualche mese anche un corner di Confagricoltura con una selezione di aziende associate campane,con l’obiettivo di offrire sempre prodotti che creino valore per il territorio.


La giornata di oggi dedicata all’olio extravergine d’oliva è stata aperta a eccellenze di altre parti d’Italia. Nel corso del dibattito moderato dal giornalista Luciano Pignataro (a cui hanno partecipato Paolo Scudieri, presidente di Eccellenze Campane; Raffaele Sacchi, ordinario di Scienza e Tecnologia alimentare dell’Università di Portici; Mario Guidi, presidente di Confagricoltura) è stata posta particolare attenzione alle proprietà e agli usi dell’olio extra vergine, collegandoli con i benefici della dieta mediterranea. A seguire, una degustazione guidata da Gaetano Avallone, capo panel Oleum, che ha messo in evidenza il grande patrimonio di cultivar presenti nel nostro Paese.


“La valorizzazione e la tutela dei prodotti tipici e di alta qualità – ha detto il presidente di Eccellenze Campane Paolo Scudieri, – è il nostro primario obiettivo e rappresenta la migliore modalità di promozione dei nostri territori e di quanto di buono possano offrire. La partnership con Confagricoltura va in questa direzione in quanto ci permetterà di garantire nuove selezioni di pregio al nostro pubblico. A cominciare proprio da quelle dell’olio extravergine di oliva, prodotto principe della dieta mediterranea e che come pochi altri riesce a coniugare gusto e buona alimentazione”.


“L’olio italiano è l’emblema di una produzione riconosciuta a livello mondiale - ha aggiunto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi - ma che necessita del nostro supporto, anche con iniziative di informazione e divulgazione come quella di oggi”.


L’Italia è il secondo produttore (dopo la Spagna), il primo importatore (con 600 mila tonnellate) ed il secondo esportatore (sempre dopo la Spagna) di olio di oliva al mondo. Il nostro olio vale 3 miliardi di euro, occupa una superficie di 1 milione di ettari, con più di 820 mila aziende agricole, ed è molto importante anche sotto il profilo occupazionale, rappresentando 50 milioni di giornate di lavoro all’anno.


I dati confermano però che la nostra produzione non riesce a soddisfare il fabbisogno interno. Per raggiungere l’autosufficienza, nell’ipotesi in cui non si consumi più olio straniero, occorrerebbe incrementare la produzione di circa il 25%. A parità di resa significherebbe impiantare e mettere in produzione quasi trecentomila ettari di oliveto. Nella campagna 2016/2017, in particolare, con una stima di produzione di 200 mila tonnellate, il 58% in meno rispetto a quella del 2015, si acuiscono le problematiche del comparto.


“A fronte di una potenzialità di sviluppo notevole – ha concluso Guidi - il comparto olivicolo nazionale mostra difficoltà produttive e commerciali e numerose problematiche strutturali, dovute principalmente alla frammentazione produttiva e alla mancanza di innovazione, che oramai da qualche anno stanno generando una continua perdita di competitività dell’olio italiano anche sul fronte dei prezzi. Per questo servono azioni urgenti e una strategia nazionale concreta, lungimirante e condivisa dalla filiera, che parta dall’incremento della capacità produttiva attraverso un processo di ammodernamento e innovazione dell’intero comparto”.


Hanno partecipato alla giornata dedicata all’olio extravergine d’oliva le aziende: Doro 83, Moricone (Roma) - Silvestri Pier Luigi, Fara in Sabina (Rieti) - La Piastraia di Orlando Pazzaglia, Livorno - Nachiro di Leo Greco, Caprarica (Lecce) - Oleificio Diliberto, Caltanisetta - Oleficio Ciccarello Antonio, Bivona (Agrigento) - Borrelli Carmine, Casalduni (Benevento) - Casa di Baal Francesca (Salerno) - Casazza Antonio, Calvi (Benevento) - Frantoio Marsicani Nicolangelo, Morigerati (Salerno) - Frantoio Uliveto di Procaccino Giovanni, Paupisi (Benevento) - Isoldi Bruno, Buccino (Salerno) - Le Tore, Massa Lubrense (Napoli) - Oleficio Di Giacomo, Serre (Salerno) - Oro Campania, Campagna (Salerno).

Di seguito le cifre del comparto:


Scheda di settore

SETTORE OLIO DI OLIVA



aziende agricole

(n)

825.000

superficie

(ha)

1.075.000

ha/azienda

(ha)

1,3

frantoi attivi

(n)

4921

imprese industriali

(n)

220

offerta



produzione

(000 t)

200

peso produzioni a denominazione

(% q)

2,3

scambi con l'estero dati 2015



import

(milioni €)

1.815 (+22%)

export

(milioni €)

1.527 (+3,8%)


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