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ProWein 2018: tante le novità, guardando all'Asia



ProWein è una delle più prestigiose fiere del vino al mondo, quella di quest'anno sarà la venticinquesima edizione, che si svolgerà come ogni anno a Dusseldorf dal 10 al 20 Marzo 2018.

La crescita esponenziale che la fiera ha avuto nel corso delle edizioni precedenti è stupefacente. Se si pensa che al suo esordio nel 1994 i visitatori furono poco più di 1500 mentre nel 2017 si è arrivati a 58.500, è logico considerare la fiera di Dusseldorf la più grande manifestazione europea del vino e dei liquori, meta irrinunciabile per gli attori dell'intero comparto, siano essi produttori, importatori, buyer e responsabili delle più grandi distribuzioni internazionali; si stiamo parlando di soli professionisti, infatti la mostra è solo ed esclusivamente per i professionisti, il grande pubblico è escluso.



Marius Berlemann


La manifestazione del 2018 è stata presentata oggi a Roma, alla stampa e ai produttori italiani, presso il Rome Marriott Grand Hotel Flora di via Veneto. A presentare ProWein 2018 è stato il Direttore Marius Berlemann che ha detto "Abbiamo scelto la Capitale per presentare questa 25° edizione che è pronta ad accogliere il gotha del settore, offrendo una tre giorni di puro business, affiancato da una macchina organizzativa altamente efficiente e solida". Il direttore ha poi voluto sottolineare, l'importanza dell'Italia per la manifestazione, con circa 1700 aziende che a Dusseldorf esporranno il meglio della loro produzione. Una partecipazione, quella italiana che da sola copre circa il 25% degli espositori, e che insieme ai vignaioli francesi raggiunge più del 50 %, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente le vendite di vino italiano in Germania, che nei primi nove mesi dello scorso anno sono cresciute del 2% in valore (710 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo del 2016 e che, secondo le previsioni, dovrebbero attestarsi sul +3% nell’intero 2017. E se lo scopo primario è quello di allargare il raggio d’azione nel mercato tedesco (il secondo di riferimento per l’export di vino tricolore dopo gli Usa), non è da meno l’attenzione rivolta a quelli asiatici strategici. L’universo Prowein parla infatti anche cinese, grazie alla ProWine China e alla neonata ProWine Asia, che hanno permesso finora alle cantine partecipanti, italiane comprese, di aprire nell’area asiatica del Pacifico interessanti opportunità di business. E proprio gli affari continuano a caratterizzare la kermesse tedesca, i cui vertici si sono riuniti oggi a Roma per fare il punto sull’edizione 2018, che ospiterà al suo interno più di 500 eventi e diverse novità, a partire dal focus dedicato alle bevande artigianali.

A testimonianza del grande successo di ProWein negli anni, basta pensare che alla prima edizione del 1994 gli espositori italiani erano soltanto ventinove, e che in questi ultimi anni ha aperto i propri battenti in Asia: a Singapore e ad Hong Kong. Berlemann ha poi voluto sottolineare alcune novità dell'edizione di quest'anno: prima fra tutte l'apertura di un nuovo padiglione interamente dedicato al prodotto artigianale, dove gli operatori potranno incontrare i produttori e degustare birre e liquori non sofisticati, rispondendo così alla sempre più pressante domanda del pubblico internazionale rivolta al biologico e al naturale.


Un momento della conferenza stampa


Ecco infatti le principali novità:

• Focus sulle bevande artigianali con il trio di tendenza ‘Craft Spirits, Craft Beer e Cider’ nel nuovo padiglione 7.0, che ospiterà la mostra speciale“same but different” sul tema e la Fizzz Lounge dedicata ai bar e alla gastronomia alla moda

• Spazio più ampio e più completo per il settore del biologico con una Organic Lounge, un’area presentazioni e la speciale mostra Organic World

• Stand collettivo del governo giapponese sulla bevanda Sake

• Stand dell’Ungheria con i diversi tipi di acquaviti di frutta (Palinka)

• Nuova ubicazione degli espositori dalla Grecia, al fianco dell‘Austria e dentro la ProWein Tasting Area by Mundus Vini.

Ma la ProWein di Düsseldorf non è solo un’occasione unica per toccare con mano il meglio della produzione enoica del pianeta. E’ anche un momento di analisi e di confronto con gli opinion leader del comparto, al fine di comprendere le dinamiche che caratterizzano i diversi mercati del vino in un’ottica globale. Per questo sarà riproposto per il secondo anno il Business Report della ProWein, realizzato in collaborazione con la prestigiosa Università di Geisenheim. Uno studio che nella scorsa edizione ha coinvolto quasi 1.500 esperti del settore vinicolo (sia produttori che distributori) provenienti da 46 Paesi, fornendo una fotografia completa e aggiornata sull’attuale situazione economica, sui mercati consolidati e in crescita, sui canali di approvvigionamento e di marketing del futuro e sullo sviluppo dei canali di vendita.

ProWein si dimostra così un canale indispensabile per i professionisti del mondo vitivinicolo, per approfondire la conoscenza della migliore produzione mondiale e per approfondire il tema dei mercati, siano essi consolidati o in crescita.


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