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Tre Territori, Tre Aziende, Tre Vini


Non è raro che alcune aziende ci chiedano un'opinione sui loro vini, in questa occasione si tratta di vini realizzati due con vitigni largamente conosciuti e rappresentativi del territorio di produzione: il Prosecco Doc millesimato brut di Tenute Sant'Anna, e il Pinot Bianco Friuli colli Orientali Doc di Torre Rosazza: Il terzo, pur non essendo noto al grande pubblico come gli altri due, proviene da un vitigno molto rappresentativo del Monferrato, territorio vocato ai grandi vini, si tratta di Albarossa Piemonte Doc di Bricco dei Guazzi. Cosa hanno in comune questi vini e queste aziende? Fanno parte dello stesso gruppo, uno dei più interessanti nel panorama italiano della viticoltura e dell'enologia: Genagricola holding agroalimentare di Generali Italia.

Albarossa di Bricco di Guazzi è un vitigno ottenuto nel 1938 dal Prof. G. Dalmasso incrociando Nebbiolo di Dronero e Barbera, nato per esaltare le doti caratteristiche dei due vini e per esprimere in modo moderno la potenza e il carattere tipici dei vini piemontesi. E' un vino dal bel colore rosso rubino con sfumature violacee, dotato di un bouquet intenso e complesso, in cui prevalgono le sensazioni fruttate su quelle floreali ed alle quali si aggiunge una spiccata componente speziata (tabacco), di gusto caldo grazie all’elevato tenore in alcol e glicerina, mai spento per la sua giusta acidità, ben strutturato, armonico e vellutato, di elevata pienezza e persistenza gustativa. Un vino importante ma di grande piacevolezza.


Conosco i vini dell'azienda Tenuta Sant'Anna da almeno una ventina di anni, allora facevano parte delle etichette offerte da una trattoria di campagna con un menu ricco di selvaggina e spiedi. I vini rossi di Sant'Anna ben si abbinavano a quel tipo di piatti. Oggi invece parliamo del Prosecco Doc millesimato Brut. Viene prodotto solo con le migliori uve Glera di ogni annata, selezionate al momento della vendemmia. Spumantizzato con metodo Charmat, essenzialmente possiamo definirlo un eccellente prosecco. Il colore giallo paglierino presenta piccole sfumature tendenti al verde; il perlage è abbondante formato da piccole bollicine. Al naso propone profumi floreali e fruttati che si ritrovano sul palato quando concedono la loro freschezza decisa..


Il Pinot Bianco, che trova le migliori interpretazioni in Borgogna, si è felicemente ambientato nei territori del Friuli. Qui ha trovato un habitat ideale per esprimere al meglio le proprie potenzialità. Spesso ingiustamente trascurato dalle mode, rappresenta uno dei vini più eleganti che questo territorio possa esprimere. Qui la produzione di vino si pratica da secoli, e si possono considerare tra le eccellenze della vinificazione in bianco. Questo Pinot Bianco di Torre Rosazza al naso mostra immediatamente la grande eleganza, in cui accosta sentori fruttati ad una nota minerale che lascia trasparire sentori di crosta di pane e nocciole. Al palato l’eleganza prende sostanza in un bilanciato connubio di struttura, finezza e una piacevole acidità.

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