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I Limoni della Costiera


Il tratto di costa campana che va da Sorrento fino a Salerno possiede un patrimonio enogastronomico unico, vanta una tradizione dolciaria straordinaria; qui si produce ottimo formaggio vaccino, dal fiordilatte al provolone del Monaco. I vitigni autoctoni e quelli internazionali impiantati producono vini eccellenti: Queste terre sembrano siano magiche: qualsiasi ortaggio si coltivi nasce più saporito e profumato di quelli di altre terre come i pomodori del piennolo. Sarà la terra, l'aria e l'influenza del mare ma qui sembra ritrovare quella produzione agroalimentare che gli antichi romani chiamavano Campania Felix. Ma un prodotto sopratutto si distingue qui su questa costa rispetto al resto d'Italia e del mondo, una specialità unica che sembra essere l'emblema della zona: il limone. Due sono le varietà maggiormente coltivate, e prendono il nome dai territori in cui si producono: il Limone della Costa di Amalfi e il limone di Sorrento. Il fascino di tutta la costa sta nel fatto che qui sembra che le montagne, oltre che isolare il mare dall'interno, si precipitino nel profondo delle acque profonde. Questo non ha impedito ai contadini locali di sviluppare un sistema di coltivazione ingegnoso e proficuo. Sin dai tempi più lontani qui la terra si è coltivata a terrazzamenti, cioè l'uomo a creato un susseguirsi di terrazza sui fianchi delle colline, che ha reso coltivabili grazie alla terra di riporto. Su questi terrazze gli uomini hanno coltivato qualsivoglia ortaggio o frutti. Ogni terrazza larga circa cinque metri ospita le coltivazioni più varie: dalle vigne ai pomodori, fino ovviamente ai limoni. Ma quali sono le differenze di queste due varietà di agrumi?


Il Limone Costa d’Amalfi IGP, varietà Sfusato Amalfitano, è di forma affusolata, non di grandissime dimensioni di color giallo chiaro, con un profumo di un’intensità imparagonabile per l’elevata presenza di oli essenziali.

Dal 2001 è protetto sia dall’IGP che dal Consorzio di Tutela. Qui i primi limoneti risalgono già all’XI secolo, quando il limone veniva usato tanto in cucina quanto come medicinale, poiché in grado di combattere le epidemie di scorbuto sulle navi grazie alla consistente presenza di vitamina C. Il Limone Costa d’Amalfi, prodotto nei tredici comuni della Costiera, raccolto a mano da febbraio a ottobre, Ottimo per la preparazioni di tutti i tipi, dai dolci come la delizia al limone a primi e secondi, non ultimo in insalata, dove si gusta comprensivo della buccia.


Non è da meno il Limone di Sorrento, nell’ecotipo locale Ovale di Sorrento, conosciuto anche come Limone di Massa Lubrense o Massese, destinato principalmente a marmellate e liquori. È un agrume allo stato fresco, talmente fiorente che effettua cinque fioriture nell’arco di un anno, da gennaio a novembre, quindi praticamente disponibile tutto l’anno. Il colore è giallo, più scuro di quello della Costa d'Amalfi, e anche le dimensioni sono maggiori, il profumo e il sapore sono intensi al pari del cugino. Qui i limoni sono la costante che scandisce le giornate, dalla spremuta mattutina solo di limoni, al pranzo con insalata di limoni, fino a granite, gelati e, ovviamente, limoncello.


Entrambe le varietà sono coltivate a terrazzamento, su territori in pendenza, in muretti di contenimento chiamati “macere”, sotto tipiche impalcature di legno di castagno dei monti sovrastanti l'intera penisola. Il limone della Costiera Amalfitana è coltivato in modo che le sue stesse fronde facciano da protezione dal vento e dal freddo, mentre quello di Sorrento è coltivato utilizzando come protezione le pagliarelle o il sistema di reti sottili di cotone leggero..


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