Di Massimo Cerofolini

28 Birreria gastronomica, quando la tradizione belga incontra la creatività italiana

Tartare di manzo con tuorlo d'uovo di Paolo Parisi

Un classico della tradizione belga insieme a uno dei più creativi innovatori italiani. Nasce dall’incontro di due importanti realtà birraie il 28 Birreria gastronomica, locale a due passi da Ponte Milvio, cuore emergente della movida romana. Da una parte Caulier, storia brasserie belga, dall’altra Toccalmatto, dinamico birrificio artigianale di Fidenza. L’obiettivo è ambizioso: fare di questo spazio un riferimento per la cultura della birra a Roma. Con tanto di eventi curati dall’Unione degustatori birra e un’area per gli acquisti allestita sugli scaffali lungo la parete.

A caratterizzare l’offerta di 28 è prima di tutto l’articolata proposta di bottiglie e di mescita alla spina schierata dalle due etichette. In primo piano venti referenze fisse, dieci di Caulier e dieci di Toccalmatto, a cui si aggiungono sei birre ospiti che cambiano ciclicamente. Tra i nomi di grido di Toccalmatto la Re Hop, un’American Pale Ale con luppoli europei e cascade americano, la Zona Cesarini, una Pacific Ipa con luppoli giapponesi, australiani e neozelandesi, la Dr. Caligari, birra acida di frumento fatta con generose dosi di lamponi e la Sibilla, una saison belga, la più classica del gruppo.

Gli scaffali del Beer shop

Tra le bottiglie di Caulier, invece, appartenenti alla linea tradizionale, birre low carb a basso contenuto calorico e alla linea 28, dallo stile più giovane, in evidenza la Blonde Gluten Free, una bionda senza glutine dall’aroma di coriandolo e bucce d'arancia, la 28 Saison, dal colore dorato intenso, con note fruttate ed erbacee, la Caulier 28 White Oak , dal profumo di agrumi, passion fruit e galaxy, un gusto unico derivante dall'invecchiamento in barriques francesi, e la 28 Brett, una belgian ale, rifermentata con lieviti Brettanomyces che donano note fruttate floreali.

A sostenere la generosa offerta di birre c’è poi una cucina agile ma ben piantata sui nomi più nobili della gastronomia italiana. Ecco allora formaggi del Caseificio Quattro Portoni, le uova di Paolo Parisi, la carne di Roberto Liberati, dei Fratelli Roccia e dell’azienda Le Pile, i salumi dell’azienda agricola Zavoli, il caffè di Massimo Bonini.

Il menu del pranzo e della cena, come il brunch domenicale, è affidato all’estro dello chef Roberto Fiumi che propone gran parte dei piatti suggerendo l’abbinamento con le birre.

In carta, la Selezione di Salumi e Formaggi, gli Assaggi – piccole porzioni ideali per iniziare il pasto o accompagnare una degustazione di birre - come ad esempio il Surfin Blue (premiato come miglior formaggio del mondo al Mondial du Fromage), un erborinato di bufala di Quattro Portoni affinato nella birra Surfing Hop by Toccalmatto, consigliato in abbinamento alla Toccalmatto Surfing Hop, e il Baccalà croccante in pastella di birra allo yuzu Tohki-Shu by Toccalmatto e aioli al wasabi consigliato con la Toccalmatto Tohki-shu.

Dentro la cucina oggetto di venerazione è il forno alla brace inventato da Paolo Parisi, ‘Lu Furnu’, alimentato con carbone di mangrovia che permette di cuocere le carni alla temperatura ideale ed esaltando gli aromi. Da non perdere, con questa cottura, la Pancia di maiale dei F.lli Roccia, preparata a bassa temperatura e spuntature agrodolci alla brace, un pairing perfetto con la 28 Tripel di Caulier e l’Agnello della bottega di Roberto Liberati, uno scottadito accompagnato da un paté di coratella con carciofi alla romana.

Curata anche la scelta delle carni per gli Hamburger & Sandwiches, realizzati tutti con chianina biologica selezionata dall’Azienda Agricola Le Pile e serviti con le Patate28, patate di Avezzano tagliate a mano e con la buccia. Tra i dolci, poi, spicca il Birramisù alla 28 Imperial Stout by Caulier e la Gaufre de Bruxelles con frutti di bosco e sciroppo d’acero.

La proprietà e lo staff

Il Birramisù!