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Ode al ravanello


Non se ne parla mai, oppure lo si definisce "pallido"...asparagi e carciofi hanno milioni di follower e lui?.... Dura la vita del ravanello!

Eppure i ravanelli sono belli a vedere, rievocano gli orti delle fiabe, sono rinfrescanti, con un gusto delicatamente piccante, diuretici, disintossicanti e anche rilassanti, possono essere gustati sia crudi che cotti, se ne può estrarre il succo. Il ravanello è ricco di vitamina B,C e ferro e coadiuvante nelle diete ipocaloriche.

Man mano che l’estate si avvicina, fanno la loro comparsa al mercato e in tavola e sicuramente rendono meno straziante la vista e l'assaggio dell'insalata quotidiana. Altra virtù non secondaria la facilità con la quale il ravanello viene pulito ed il gradevole e colorato aspetto sulla tavola....anche l'occhio vuole la sua parte

Coltura

Predilige terreni sciolti e ben dotati di sostanza organica. Il ciclo colturale dura da un minimo di tre settimane, nel periodo estivo, ad un massimo di 2-3 mesi durante l'inverno. Ci sono infatti varietà " a forzatura", pronte all'uso anche dopo 20 giorni dalla semina... Le varietà coltivate sono numerose e vengono classificate in base alla forma e colore della radice od alla stagione di coltivazione. Le varietà più diffuse in Italia per i ravanelli tondi e rossi sono Cherry Belle e Saxa, per quelli bianchi ed oblunghi Candela di Ghiaccio, mentre per i ravanelli rossi ed oblunghi Candela di Fuoco, Ravanello Lungo o Torino o Tabasso.

La coltivazione del ravanello può essere praticata anche con tecniche di coltivazione fuori suolo.

Ci sono anche ravanelli da Guinness dei primati: possono raggiungere il mezzo metro di lunghezza e i due kg di peso. A Giava esiste un ravanello serpente che raggiunge i 50 metri di lunghezza!

Uso

Dei ravanelli si mangia soprattutto la radice. Il periodo migliore per la raccolta va da aprile a luglio, e, anche se possiamo trovare i ravanelli tutto l'anno, questo è il periodo consigliabile per acquistarli al mercato. I ravanelli più piccoli sono preferibili in quanto meno legnosi. Foglie turgide e verde brillante, radice soda al tatto: ecco gli indici di freschezza.

L'uso più frequente in Italia è a crudo, nelle famigerate insalate o anche, per i più originali, per insaporire lo yogurt greco, una sorta di tzatziki con i ravanelli al posto dei cetrioli, uno spicchio d'aglio, un filo d'olio...da provare.

Anche se da noi il ravanello si consuma crudo, in Oriente è un apprezzato ingrediente per zuppe con alghe o anche per insaporire le frittate. Il sapore però cambia: perde il suo piccante, che è anche il su bello e acquista in dolcezza.

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