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I vini del Piemonte: una grande squadra alla conquista del mondo


Un'annata, il 2016, che entrerà nella storia, 18 vini DOCG, 42 DOC, 14 Consorzi di Tutela, 1 miliardo di euro il valore dell'export di vino, 18.000 aziende vinicole: il Piemonte è una corazzata che - con i suoi ammiragli Barolo e Barbaresco- ha scelto oggi di fare sistema e parte alla conquista del mondo. Di numeri reali e di grandi obiettivi di crescita si nutre infatti Piemonte Land of Perfection, il brand che riunisce i Consorzi di tutela del Vino e la più importante associazione di viticoltori piemontesi, e che ha presentato a Roma nell'evento "Piemonte a Palazzo" ( palazzo Brancaccio la prestigiosa sede che ha ospitato l'evento) il format da esportare nel mondo intero per promuovere il Piemonte: dal vino alla cucina (con lo chef stellato Maurilio Garola de La Ciau del Tornavento come ambasciatore) alla bellezza dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, riconosciuti patrimonio dell'Umanità Unesco e , non ultimi, i risvolti socioeconomici di una cultura fortemente improntata sull'agricoltura e soprattutto sulla viticultura.


E se i marchi Barolo e Barbaresco ( Alba Langhe e Dogliani) fanno ancora la parte del leone, insieme a loro si muovono agguerriti il Consorzio dell'Asti, il Consorzio della Barbera d'Asti e dei vini del Monferrato, il Consorzio del Gavi, il Consorzio del Brachetto d'Acqui, il Consorzio del Roero, il Consorzio Caluso Carema e Canavese, il Consorzio della Freisa di Chieri e Collina Torinese, Il consorzio dell'Alta Langa, il Consorzio dei Colli Tortonesi e la Vignaioli Piemontesi.

Un vero dream team che ha scelto Roma per fare il punto sui risultati -strepitosi- dell'ultima vendemmia e prepararsi al tour mondiale in partenza dalla Capitale e diretto a Bordeaux, Hong Kong, Londra e poi Cina e Corea. Il vino piemontese, famoso nel mondo da almeno due secoli, fa da locomotiva per diffondere la cultura agroalimentare del territori, le colline e boschi e i paesaggi sono l'habitat di una produzione agricola importante, dove il vino è il faro che guida anche una schiera di prodotti di eccellenza come il tartufo e i formaggi, le carni e i salumi compongono un comparto di alto interesse che investe tutta la regione.

Pìemonte land of Perfection promuove le caratteristiche e i pregi dei vini che hanno fatto e continuano a fare la storia dell'enologia italiana e che, pur nel rispetto delle singole peculiarità, si presentano al mondo come una squadra blasonata e vincente, dove ognuno è parte di un gruppo straordinario. Un fronte compatto che rappresenta al meglio un patrimonio di 43.500 ettari, 18.000 aziende, con una valore che, solo sul fronte export, giunge a sfiorare il miliardo di euro.

"Il vino è uno degli ambasciatori del Piemonte in tutto il mondo- ha ribadito Giorgio Ferrero, Assessore all'Agricoltura della Regione Piemonte-, è un testimonial d'eccezione che porta con sé la storia, la tradizione, la cultura di un territorio che occupa uno spazio importante nell'enogastronomia mondiale".

Il Piemonte vanta un primato, quello di godere di un turismo del vino antico, un sistema che attira turisti da tutto il mondo, che possono godere non solo delle eccellenze vitivinicole, ma anche di ospitalità cortese e di livello, capace di soddisfare anche chi è alla ricerca di sapori che vanno oltre quelli del vino: è quanto afferma Giorgio Bosticco, presidente di Piemonte Land, e continua: il nostro brand è nato per esportare questa ricchezza, è nostro dovere far conoscere l'intero patrimonio agroalimentare del Piemonte e diffonderlo nel mondo. La nostra associazione formata da consorzi privati dove le istituzioni entrano solo marginalmente. La nostra iniziativa è forse la prima associazione che nasce come sistema agroalimentare di una regione che affronta le problematiche della diffusione del marchio Piemonte come fronte unico di associazioni e piccoli produttori".

L'esempio del Piemonte dovrebbe essere ripetuto anche da altre regioni, è ora che il nostro paese si presenti sul mercato internazionale con una forza unica, che finalmente si istitusca un sistema inico a difesa delle nostre eccellenze.


Alla conferenza stampa, presentata da Camilla Nata, è seguito un pranzo degustazione preparato da Maurilio Garola, che ha offerto - tra le altre sue deliziose creazioni- un sensazionale "uovo in cocotte, il suo scrigno e tartufo bianco d'Alba", un degno modo di presentare uno dei tesori gastronomici del Piemonte. E naturalmente non si può tacere dei vini: Alta Langa, Erbaluce, Tomirasso, Gavi, Roero Arneis, Freisa, Barbera d'Asti superiore, Barolo, e, per concludere il bellezza, Brachetto d'Acqui.

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