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5O TOP PIZZA, ALLA RICERCA DELLA QUALITA'



Presentata a Roma, presso l'Open Colonna, la nuova guida web sulle migliori pizzerie italiane. Una iniziativa che asseconda l'esigenza degli appassionati di questa specialità italiana, alla ricerca di sempre maggiore qualità; 50 TOP PIZZA si posiziona in uno spazio nuovo delle guide gastronomiche, creando un filo diretto tra pizzaiolo e consumatore. Un viaggio tra le cinquecento migliori pizzerie italiane, attraverso una classifica stilata da 100 ispettori sulla base della qualità, ma anche del servizio, della carta dei vini e delle birre, della ricerca, dell’arredamento. È 50 Top Pizza, firmata dal giornalista enogastronomico Luciano Pignataro, da Albert Sapere e Barbara Guerra, curatori delle Strade della Mozzarella (LSDM), ed edita da Formamentis.

“Abbiamo pensato di proporre qualcosa di utile ed efficace – aggiungono Barbara Guerra e Albert Sapere -. Così abbiamo formato una squadra di 100 ispettori, coordinati a livello regionale da esperti, che hanno visitato anonimamente le pizzerie di ciascuna regione e pagato il conto, in modo da rendere la valutazione quanto più oggettiva possibile”.

È partito infatti dalla Capitale il Road to Naples 2017, che culminerà il 20 luglio al Castel dell’Ovo di Napoli che svelerà le cinquanta pizzerie top di quest’anno. Rivelate intanto a Roma, le 350 pizzerie che vanno, tutte ex aequo, dalla 151esima alla 500esima posizione: a fare la parte del leone naturalmente la Campania con 65 locali recensiti, seguita dalla regione che assieme a tortellini, tagliatelle e lasagne ora svetta anche per la pizza, l’Emilia Romagna (42 pizzerie), e dalla Sicilia (34). Dal 29 maggio, con cadenza quotidiana, saranno pubblicate sul sito www.50toppizza.com quelle dalla 150esima alla 51esima posizione. E in attesa di conoscere la Top50, il tour proseguirà il 30 giugno a New York con la presentazione delle candidature della sezione internazionale, che vedrà in gara sette stili di pizza differenti, divisi in 5 continenti, assieme alla migliore pizzeria di stile napoletano fuori dall’Italia.


La Pizza, da sempre piatto rappresentativo della cucina italiana nel mondo, ha raggiunto un livello importante anche presso l'alta cucina, grazie alla ricerca e al lavoro di cuochi e pizzaioli, dediti a questa materia. Nuovi (o per meglio dire antichi) grani, nuovi impasti, nuove combinazioni di condimenti hanno creato stili diversi dal classico napoletano, suscitando l'interesse di gourmet e buongustai, non solo italiani, un movimento questo che merita l'attenzione di una guida creata ad hoc.

“Oltre allo stile napoletano – sottolinea Luciano Pignataro – sono cresciute negli anni altre scuole di pensiero: c’è ovviamente Napoli e lo stile napoletano fuori Napoli, ma anche Roma, il movimento dei nuovi pizzaioli veneti, il diffondersi di nuove tendenze. Si sentiva perciò l’esigenza di fare una guida libera, autonoma, dalla parte dei clienti e degli appassionati”.

Questo il pensiero che ha mosso i curatori di 50 TOP PIZZA. Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, passando per Lazio e Campania, saranno quindi cinquecento le pizzerie dello Stivale consultabili gratuitamente sul sito www.50toppizza.com, che vedrà anche i contributi di 50 tra esperti, nutrizionisti, fotografi, tecnologi alimentari e giornalisti esteri che forniranno il loro parere sulle pizzerie fuori dai confini nazionali. Un team che offrirà un quadro completo sulle pizzerie di qualità sparse nel mondo.

Per Giuseppe Melara, direttore di Formamentis: “Come società impegnata da molti anni nella formazione professionale, abbiamo deciso di investire in 50 Top Pizza, garantendo, come editore, l’autonomia completa della redazione giornalistica e dunque delle scelte”.

50 Top Pizza ha assegnato inoltre, nel corso della serata romana, i premi speciali “Così com’è Pizzeria Novità dell’Anno 2017” a Morsi & Rimorsi di Gianfranco Iervolino (Aversa – CE), “Olitalia Fornaio dell’anno 2017” all’Antico Forno Roscioli di Pierluigi Roscioli (Roma) e “Mozzarella di Bufala Pizzaiola dell’anno 2017” a 1947 Pizza Fritta di Isabella De Cham (Napoli). Un modo, questo, di invitare ad una crescita sempre più esponenziale dell'arte di pizzaiolo.


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