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Fattoria Fibbiano storia di terra, uomini e vino.



E' strano come il destino riservi sorprendenti avvenimenti nella vita degli uomini, la storia della famiglia Cantoni ne è un esempio: Il nonno di Matteo e Nicola, era agricoltore di altri tempi, con le terre nel circondario di Lodi, Radunò attorno a se i quattro figli dicendo loro che lui li avrebbe fatti studiare, che avrebbe concesso loro di allontanarsi da casa per raggiungere qualunque fosse il loro obiettivo, a patto che nessuno dei quattro avesse fatto il contadino. I ragazzi intraprendono ciascuno la propria strada, Giuseppe diviene alto dirigente di una multinazionale italiana dell'energia, Fa carriera, gira il mondo, una vita stressante, decide di fermarsi e di tornare in Italia. Guarda caso il richiamo quale è?: la campagna, assieme ai figli Matteo e Nicola e alla moglie Tiziana, nel 1997 scelgono come loro terra di lavoro La Fattoria Fibbiano, acquistano lo storico podere, e traducono il loro lavoro in ottimi vini. Parte il riassetto del podere, dal casale alle vecchie vigne, dai secolari ulivi fino al bosco.


La Fattoria Fibbiano esiste sin dal Medioevo, del 1500 sono dei documenti che testimoniano la produzione del vino. Si trova sulle colline alle spalle di Pisa, poco lontana da Volterra, in prossimità di di Terricciola. 75 ettari in posizione ottimale per il clima e anche per le condizioni del terreno argilloso ricco di conchiglie marine. In quella Toscana regione di punta nell'attività enologica. Ma i secoli e il disinteresse dei proprietari hanno notevolmente contribuito all'avanzare del degrado, fino all'arrivo della famiglia Cantoni. Giuseppe sul trattore tutte le mattine, anche con pioggia, neve o vento; Nicola, agronomo ed enologo tra le vigne e in cantina. Matteo con la valigia sempre pronta in giro per il mondo a far conoscere questi vini, che per scelta rappresentano al meglio il territorio, qui si coltivano vitigni autoctoni come Sangiovese, Cannaiolo, Ciliegiolo e Colorino; oltre ovviamente alle viti a bacca bianca come Vermentino ( che in questa zona ha trovato un ambiente ideale già da secoli, tanto che si può definire autoctono), e la Colombana (portata in questa zona attorno al 1100 da i frati cistercensi). La filosofia dell'azienda vuole essere quella di custodire certi vitigni che sono espressione del territorio, quindi basilare di non coltivare vitigni internazionali, rincorrendo successi che assecondino il gusto facile del mercato. Gli ettari vitati dell'azienda sono all'incirca 23, e la produzione si aggira tra le 120.000 e le 150.000 bottiglie, la vendita si rivolge ai mercati esteri e solo il dieci per cento è commercializzata in Italia.



Matteo Cantoni


La produzione dell'azienda da vita ad un solo bianco, un rosato e una bollicina. I rossi sono sei. I Cantoni hanno organizzato una degustazione e noi abbiamo abbiamo assaggiato come primo vino Morfeo: le bollicine, prodotte da uve di Sangiovese, un metodo classico; il vino sosta 36 mesi in bottiglia sui lieviti. Molto gradevole al palato di gusto asciutto e morbido. Il secondo vino della degustazione è stato il Fonte delle Donne, queste bottiglie rappresentano quasi un terzo della produzione totale; e sono elemento distintivo dell'azienda, forse unica in Toscana la Fattoria Fibbiano usa un bianco come leader della produzione.In un mercato in cui tutti i produttori prediligono il rosso i Cantoni hanno deciso di differenziarsi e proporre al consumatore un bianco di qualità: Le motivazioni di questa scelta si spiegano per due ragioni: la vicinanza del mare, circa 17 chilometri in linea d'aria e il terreno è marino ricco di fossili di mare, oltretutto trattato solo con sostanze naturali e non chimiche.


Il rosato della Fattoria Fibbiano in degustazione


Il nome Fonte delle Donne perchè le vigne sono piantate nella zona all'interno della tenuta denominata così: in epoche lontane sembra ci fosse una sorgente di acque benefiche specie alla salute femminile. Il vino si realizza con vitigni Vermentino e Colombana al 50%, Vinificati separati, il blend si effettua tre mesi dopo in vasche di cemento. Si presenta al naso con note agrumate e al palato minerale, sapido con buona acidità dal gusto fresco e persistente. Nel 2012 l'azienda propone sul mercato un rosato, ottenuto unicamente da uve di Sangiovese, raccolte a mano da piante giovani e in vendemmia anticipata. Il contatto con le bucce non supera le dodici ore. Il mosto è raffreddato ad una temperatura di circa otto gradi per favorire la chiarificazione, Il vino dopo affinamento in cemento poi in bottiglia (entrambi di sei mesi), si presenta di color salmone con profumi di frutti di bosco e di gusto morbido.


l primo dei rossi di Fattoria Fibbiano a rispondere all'appello della degustazione è il Ciliegiolo, vino i purezza, la fermentazione di questo vino avviene tramite lieviti indigeni presenti sulla buccia, l'affinamento avviene in cisterne di cemento poi in botti di rovere Slovenia per dodici mesi, poi tornano in cemento per ancora quattro mesi. Di un bel rosso rubino con sentori di frutti rossi, è un vino di buona struttura e rotondo con buona persistenza. Secondo rosso degustato il Sanforte, vino di uve Sangiovese Forte, in tempi passati abbandonato per la scarsa produttività, i Cantoni sono tornati a coltivarlo vincendo una sfida, producendo un vino in purezza dove precedentemente era presente solo nei blend del Chianti. Colore rosso granata, al naso sentori di pepe e tabacco, caldo e avvolgente sempre molto elegante, quasi da meditazione. Chiude l'excursus di questa interessante degustazione il Ceppatella, un Cru che prende, per l'appunto, il nome della vigna centenaria da cui proviene, la più antica dell'azienda.

Il Ceppatella, il cru della Fattoria


Quelle vigne in cui non si sa bene le varietà impiantate, nei tempi passati i contadini non facevano troppa attenzione alla selezione delle viti, potevano piantare tipologie diverse una affianco all'altra, quello che importava era che la pianta fosse produttiva, ovvio comunque che il Sangiovese sia il vitigno più presente. Una vigna che è il vanto e l'orgoglio della famiglia Cantoni, la storia della fattoria. Ovvio una produzione limitata, un vino che fa un anno di cemento, due anni di botte, torna in cemento un anno, da uno a due annidi affinamento in base alle annate. Vino dal colore rosso rosso intenso al naso produce effetti che vanno dalla confettura alle spezie, dal cacao alla vaniglia, al palato risulta elegante e persistente. Un vino capace di riportare chi lo assaggi a sapori ancestrali, forte e delicato insieme degno di essere considerato tra i buoni vini toscani. Quella della Fattoria Fibbiano è stata una vera scoperta, gente che lavora con passione, una famiglia, quella dei Cantoni, devota ad una religiosità del vino che tutti gli operatori del settore dovrebbero seguire.

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