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Vinitaly- Kettmeir presenta le nuove bollicine: Riserva 1919


1919 è l’anno di fondazione di Kettmeir, la tenuta alto atesina di Santa Margherita Gruppo Vinicolo, che agli inizi degli Anni Sessanta ha riportato in auge la tradizione spumantistica dell’Alto Adige, andata dispersa dopo i tragici eventi d’inizio Novecento. “1919” è il nome di questa nuova Riserva, elaborata attraverso la rifermentazione in bottiglia, frutto della vendemmia 2011, che è chiamata a rappresentare lo “stato dell’arte” della spumantistica delle Dolomiti. Si tratta di un Extra Brut (2 grammi/litro di zuccheri) il cui blend è dato da Pinot Nero (al 40%) e Chardonnay (60%) di cui un terzo delle masse vinifica in barrique, dove svolge anche la fermentazione malolattica. I vigneti da cui provengono le uve sono il “Castelvecchio” e il “Pochi di Salorno”, ad altezze comprese nella fascia 330-630 metri s.l.m.; la vendemmia è avvenuta all’inizio del settembre 2011 e la maturazione sui lieviti è durata 58 mesi (a fronte dei 36 richiesti dalla normativa per dichiararsi “riserva”).


«Questa Riserva – sottolinea Ettore Nicoletto, Amministratore Delegato di Santa Margherita Gruppo Vinicolo – va a rafforzare il presidio di Kettmeir nella spumantistica dell’Alto Adige dove la nostra tenuta di Caldaro ha sempre avuto il ruolo di apripista: lo fu nel 1965 quando presentò la sua Grande Cuvée di Pinot Bianco, grazie ad un innovativo Charmat lungo; lo fu negli Anni Novanta col Metodo Classico Athesis Brut (blend di Pinot Bianco, Pinot Nero e Chardonnay) e, ancora, agli inizi del nuovo Millennio col debutto del Metodo Classico Athesis Rosé, Pinot Nero in purezza. Il lancio della Riserva “1919” si inserisce nel più ampio programma di valorizzazione dell’offerta di Metodo Classico Kettmeir, avviato con una massiccia campagna di investimenti nella nostra storica cantina chiamata a diventare il “cuore” della nuova tradizione spumantistica del territorio: quasi 1,5 milioni di euro investiti nel 2016 per il potenziamento della cantina e per il progetto geotermico. Seguendo le intuizioni di Kettmeir, altri produttori alto atesini si sono impegnati nella complessa arte della spumantistica ed oggi questa regione può porsi obiettivi ambiziosi in termini di prestigio e di produzione. La Riserva “1919” è rivolta ad un pubblico di appassionati delle “bollicine”, attenti però alle differenze territoriali, alla complessità del Metodo Classico, alla ricerca di vini integri e di carattere. Per gli spumanti delle Dolomiti siamo certi si apra così una nuova fase di sviluppo».

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