Il Consorzio di tutela dell'Asti cala un tris di assi
Roma 21 Novembre 2017 in anteprima assoluta il Consorzio di Tutela dell'Asti DOCG presenta l'Asti Secco, nuovo arrivato nel novero delle eccellenze del vino Asti. Fino ad oggi a questa DOCG appartenevano il Moscato d'Asti e lo Spumante Asti entrambi classificati come le tipiche bollicine italiane dolci, un mercato che fino ad ora ha segnato un grande successo presso il pubblico italiano e straniero, in modo particolare per brindare nei giorni delle feste, bollicine abbinate alla felicità di compleanni o feste come Natale e Capodanno. Ma ecco che il Consorzio, con la nuova proposta di mettere sul mercato la versione secca, vuole conquistare un fetta importante di consumatori, partendo dai giovani, ma anche riaffermare il marchio per chi da sempre abbina l'Asti al fine pasto o come accompagnatore del dolce; infatti il secco ben si propone come aperitivo ma anche come vino da tutto pasto.
L’Asti DOCG si ottiene dall’uva Moscato bianca coltivata in 52 comuni delle province di Alessandria, Asti e Cuneo. La coltivazione si estende per circa 10.000 ettari, le aziende viticole interessate sono 3700. La produzione annuale supera gli 85 milioni di bottiglie, di cui 54 milioni di ASTI e 31 milioni di MOSCATO d’ASTI. L’85% circa della produzione viene esportata. Il Consorzio opera per la tutela, la valorizzazione e la promozione dell’ASTI Docg e del MOSCATO d’ASTI Docg in Italia e nel mondo. Svolge funzioni di controllo sull’intera filiera e vigila sulle contraffazioni della denominazione. Le aziende consorziate sono 1109 divise tra 53 case spumantiere, 1023 aziende viticole, di cui 116 vitivinicole, 17 aziende vinificatrici, 16 cantine cooperative. Il presidente del Consorzio è Romano Dogliotti, il direttore è Giorgio Bosticco. L’ASTI Secco ha ottenuto la DOCG nel 2017 Al palato dona una sensazione di freschezza che ben si sposa con il momento dell’aperitivo e a tutto pasto. Il profumo richiama delicati aromi floreali (acacia, lavanda, salvia) e fruttati (mela, pera, banana). Si abbina facilmente a salumi, formaggi freschi, carni bianche, pesce, crostacei e a primi piatti, come il risotto. Di moderata gradazione, va servito freddo a 4-5 gradi. La tecnica di spumantizzazione - messa a punto con il contribuito del laboratorio di ricerca e analisi del Consorzio di Tutela e la supervisione del professor Rocco Di Stefano, tra i maggiori esperti del settore enologico - prevede particolari condizioni di fermentazione del mosto con lieviti selezionati. Il risultato è unico e sorprendente, con un quadro gustativo e olfattivo equilibrato e armonioso. Celebre in tutto il mondo per le sue bollicine dolci, lo sparkling wine sabaudo allarga il proprio raggio d’azione e va oltre il tradizionale brindisi per le feste con questa nuova tipologia che ben si adatta ad altri momenti di socializzazione. Grazie al suo ridotto contenuto di zuccheri rispetto alla versione dolce è infatti uno spumante secco unico nel suo genere, ideale per il momento dell’aperitivo e a tutto pasto.Ottenuto esclusivamente dall’uva Moscato bianco coltivata nei 52 comuni delle province di Asti, Alessandria e Cuneo, dove i paesaggi vitivinicoli sono patrimonio dell’Umanità riconosciuti dall’Unesco, il nuovo ASTI Secco è frutto della grande tradizione piemontese nell’arte della vinificazione e nella spumantizzazione e conserva quindi la forte identità che contraddistingue lo spumante astigiano.