Tanti appuntamenti per Moscato d'Asti Experience 2018
Un’anteprima unica per scoprire i profumi e l’eleganza del Moscato d’Asti 2018 a pochi mesi dalla raccolta delle uve. Un’importante iniziativa realizzata dal Consorzio dell’Asti con il Consorzio di tutela della Barbera d’Asti e vini del Monferrato.
Manca poco ormai al via di Moscato d’Asti Experience (29 novembre- 2 dicembre), un evento organizzato e voluto dal Consorzio dell’Asti Docg e dal Consorzio della Barbera d’Asti e vini del Monferrato con la partecipazione del Consorzio del Brachetto d’Acqui. Nel territorio delle tre Docg gli ospiti potranno apprezzare in anteprima la nuova annata di Moscato d’Asti e di Asti Docg, nonché tutto il gusto della Barbera d’Asti e la piacevole effervescenza del Brachetto d’Acqui.
L’evento è rivolto ad un gruppo di circa 100 giornalisti, wine writer, blogger, provenienti dai mercati di riferimento delle Denominazioni. Oltre alle più importanti testate e riviste di settore italiane, saranno presenti ospiti provenienti da Stati Uniti, Regno Unito, Paesi scandinavi, Repubbliche Baltiche, Russia, Germania, più una nutrita compagine asiatica, in arrivo da Cina, Giappone, Corea del Sud e Singapore.
Un’attenzione verso l’estero giustificata dai dati, che per le Denominazioni coinvolte indicano una particolare propensione all’export. Oltre l’85% delle bottiglie di Asti e Moscato d’Asti Docg prodotte (Dati 2017: 88 milioni). L’Asti è infatti esportato, prevalentemente sul mercato europeo, con in testa Russia (17%), Germania (14%) e Regno Unito (8%). Le 34 milioni di bottiglie di Moscato d’Asti Docg sono invece richieste soprattutto negli USA, che da soli assorbono il 67% del prodotto, seguiti da Italia (10%) e Corea del Sud (4%). L’evento sarà l’occasione per degustare l’Asti Secco Docg, che ad un anno dal lancio è stato prodotto in 2 milioni di bottiglie e consumato quasi esclusivamente in Italia.
Anche la Barbera d’Asti Docg mostra interessanti livelli di esportazione, considerando che delle 20 milioni di bottiglie prodotte nel 2017 oltre il 60% è esportato. Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania e Nord Europa sono i paesi dove si beve più Barbera d’Asti.
Un programma di degustazioni intenso, che farà tappa in alcuni dei luoghi più caratteristici di un territorio riconosciuto Patrimonio Universale dell’umanità dall’Unesco e nel quale crescono le migliori espressioni mondiali di Moscato e di Barbera. Ad accogliere gli ospiti saranno i luoghi simbolo del Piemonte vitivinicolo, come le storiche sale del Castello Gancia di Canelli, in cui Walter Speller, inviato per l’Italia del prestigioso blog jancisrobinson.com, guiderà una masterclass dedicata all’Asti ed al Moscato d’Asti.
Sarà questa l’occasione per degustare il bouquet ricco di profumi e la piacevole freschezza delle bollicine a base Moscato Bianco. Tre diverse tipologie, ciascuna contraddistinta da una sua identità organolettica. L’Asti Dolce Docg mostra una chiara impronta muschiata, in cui emergono note di acacia, glicine, arancio, miele di montagna, arricchite da sensazioni speziate che rimandano ai fiori di sambuco ed al bergamotto. La nuova tipologia Secca, straordinariamente fresca in bocca, in cui evidenti sono i richiami floreali di salvia, lavanda ed acacia, e fruttati, tra cui si distinguono mela, pera e banana. Dal canto suo il Moscato d’Asti Docg offre un sapore delicato, che ricorda il glicine, il tiglio la pesca e l’albicocca, con sentori di salvia, limone e fiori d’arancio.
Al Foro Boario di Nizza Monferrato andrà invece in scena “Barbera Revolution”, una masterclass a firma Karin O’Keefe, responsabile della sezione italiana di Wine Enthusiast, che offrirà la sua personale lettura della Barbera d’Asti Docg. Emergeranno così i tratti distintivi di questo vino, che alla degustazione si presenta intenso, con un evidente nerbo acido, contraddistinto da un ampio bouquet di frutti rossi, che nel tempo evolvono, arricchendosi di note speziate che richiamano la vaniglia ed il cacao. Il risultato è un vino equilibrato, piacevole e di grande complessità.
L’Enoteca Regionale di Acqui Terme ospiterà invece un seminario di approfondimento dedicato al Brachetto d’Acqui Docg. Le caratteristiche di questo vitigno aromatico sono il colore rosso intenso con riflessi violacei, un profumo di frutta matura e fiori, tra cui emerge la rosa rossa. La spuma è fine e particolarmente persistente, spesso accompagnata da note ammandorlate.
Il programma prevede inoltre due walkaround tasting, dove gli ospiti incontreranno i singoli produttori, che racconteranno in prima persona le loro produzioni. È prevista anche un’esperienza gastronomica, realizzata in collaborazione con l’ICIF prestigiosa scuola di cucina internazionale con sede a Costigliole d’Asti, nella quale gli invitati prepareranno i piatti tipici della nostra tradizione culinaria.
“Siamo lieti di aprire il nostro territorio ad un gruppo così importante di operatori nazionali ed internazionali - sostiene Romano Dogliotti, Presidente del Consorzio dell’Asti Docg -. La loro presenza ci permetterà di trasmettergli non solo lo stile glamour delle nostre bollicine, ma anche lo stretto legame che esse hanno con la loro zona di origine, con la storia e la cultura, che è alla base di quell’identità rural-glam che contraddistingue il Moscato d’Asti e l’Asti Docg”
“La qualità degli ospiti certifica da sola l’importanza di questa iniziativa, a cui siamo lieti di partecipare – dichiara Filippo Mobrici, Presidente del Consorzio di tutela della Barbera d’Asti e vini del Monferrato –. Perché la Barbera d’Asti trovi quel riconoscimento internazionale che merita, è indispensabile che giunga a mostrare la sua enorme qualità ai principali attori della critica nazionale internazionale, adesso finalmente ospiti del nostro territorio.”