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Il viaggio nel mondo dell'Amarone

Foto Stefano Segati

Nel settore vitivinicolo italiano non è difficile imbattersi in produttori storici, aziende nate in epoche passate che ancora oggi occupano posizioni di rilievo in questo settore. Quasi tutte queste etichette da sempre sono gestite da un'unica famiglia; fenomeno che riscontriamo in tutte le regioni a vocazione vinicola, esempi altisonanti li possiamo trovare in Toscana, Sicilia, Piemonte, Trentino e Veneto. Proprio in quest'ultima nasce nel 2009 una associazione di queste famiglie: Le Famiglie dell' Amarone d'Arte; vanta 13 soci, prestigiose aziende vitivinicole che da generazioni sostengono e promuovono il territorio: Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre D’Orti, Venturini e Zenato. L'associazione fonda le proprie radici nei valori di storicità e artigianalità, espresse in ogni accezione e volte a far conoscere e preservare non solo i vini, ma anche una delle più strategiche zone di produzione vitivinicole italiane: la Valpolicella. Oggi possiamo dire che l'associazione rappresenta un’istituzione riconosciuta e autorevole e sempre più parte attiva nelle scelte a favore dell’ Amarone di qualità. Le famiglie dell' Amarone d' Arte hanno scelto di custodire, tramandare e valorizzare quest'antica tradizione dandosi un regolamento volontario per mantenere elevate le nobili caratteristiche del vino. E per rendersi riconoscibili sui mercati di tutto il mondo, le loro bottiglie sono contrassegnate da un ologramma esclusivo che garantisce autenticità e alta Qualità. Chi, meglio dei rappresentati delle famiglie storiche della Valpolicella, potrebbe fare Amarone, gente con una cultura enologica tramandata da generazioni, gente che conosce alla perfezione le uve autoctone( Corvina, Corvinone, Rondinella, Oseleta e Molinara)? Uomini e donne che conoscono il territorio passo dopo passo, terreno, esposizione, temperature ma sopratutto in possesso della migliore conoscenza dell'uva che diverrà uno dei vini italiani più apprezzati al mondo: l' Amarone. Un vino unico nella sua preparazione e nel suo gusto, realizzato dopo aver selezionato le uve in vigna e raccolte esclusivamente a mano, e dopo un attento appassimento. Questo stadio rappresenta un momento fondamentale, tutto si basa su un equilibrio tra umidità e ventilazione, un tempo di circa due mesi che le uve trascorrono su graticci di canne di bambù in appositi fruttai. Terminata la fase di appassimento comincia la pigiatura e poi la vinificazione e infine l'invecchiamento che dura almeno due anni nel caso della versione base e quattro per la riserva. Questo procedimento rende l' Amarone della Valpolicella un vino completamente diverso dagli altri e particolarmente longevo, un vino dalla personalità unica tra i grandi rossi italiani.


La tartare di cervo su biscotto ai mirtilli e fiori

Alberto Zenato (vicepresidente FAA), Maria Sabrina Tedeschi (presidente), Pierangelo Tommasi (vicepresidente). Foto di Stefano Segati.


Le Famiglie dell' Amarone d' Arte ieri hanno radunato attorno a se giornalisti e amici, a Roma, nel prestigioso Palazzo Altieri, per presentare un tour che mira a rafforzare il posizionamento dell' Amarone sul mercato italiano e straniero, un viaggio che toccherà tappe strategiche come il Piemonte e la città di Venezia, ma anche capitali straniere come New York e Montreal. Questi appuntamenti saranno impreziositi da una degustazione della gastronomia veronese curata da Antica Bottega del vino di Verona, un locale storico di Verona fondato nel 1500 e che prese l'attuale nome alla vine deli' '800. Oggi di proprietà de Le Famiglie dell' Amarone d' Arte rappresenta uno dei simboli della città veneta. Storicamente questa bottega non solo ha rappresentato un centro gastronomico di eccellenze veronesi ma anche punto di incontro per artisti e intelletuali divenendo fulcro di idee e di innovamento. Le scelte delle vivande presentate si è rivelato azzeccatissimo, dopo una serie di piccoli assaggi per aperitivo il menu della cena è stato creato per esaltare i sapori della cucina veronese in particolare con la guancia di manzo brasata all' Amarone. durante la cena , a scelta, si sono potuti degustare tutti i tredici Amarone appartenenti all'associazione. La serata è stata anche l'occasione, da parte del presidente Maria Sabrina Tedeschi di fare il punto sulla vendemmia che, malgrado le anomalie che si sono verificate da Nord a Sud Italia, si sta dimostrando promettente. le premesse sono assolutamente positive ed evidenziano in filigrana l’impronta tipica di una buona annata. Le uve hanno un livello qualitativo che possiamo paragonare a quello dell’annata 2015”.

Particolare della splendida sala di Palazzo Altieri

I formaggi in degustazione

Guancia di manzo brasata all'Amarone con purea di patate

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