Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano
Tornare a Montepulciano è sempre un piacevole ripasso di emozioni stimolanti. Le bellezze architettoniche della cittadina, gli straordinari paesaggi che rapiscono sguardo e cuore, le fantastiche proposte gastronomiche e i vini che sono un nettare impareggiabile sono lì a fare da richiamo come sirene a richiamare noi poveri Ulisse erranti. Quale occasione migliore di tornare a Montepulciano se non l'Anteprina del Vino Nobile di Montepulciano?
Come da disciplinare l'annata che viene presentata è la 2017, votata come annate a cinque stelle, cioè una delle migliori annate del secolo. Un susseguirsi di eventi che ha avuto il suo fulcro presso la Fortezza. Sede tra l'altro del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. Una manifestazione di successo che ha richiamato una nutrita partecipazione di pubblico, non solo di addetti al settore enogastronomico, ma anche di appassionati e turisti attirati dalla possibilità di assaggiare una delle migliori annate del superbo Nobile. Merito del successo va sia alle istituzioni locali, rappresentate dal Sindaco Michele Angiolini; sia al Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, i produttori coordinati dal Presidente Andrea Rossi.
Un momento della degustazione
Tra le tante iniziative proposte dall'organizzazione dell'evento dobbiamo segnalare la relazione dell'agronomo-enologo Maurizio Saettini, che ha esposto un suo studio sulle diversità dei terreni che compongono il territorio vitivinicolo di Montepulciano. Le lievi e sottili differenze che un palato allenato può percepire nel degustare un Nobile proveniente da zone diverse, non dipendono solo dall'altezza s.l.m. o dall'esposizione ma sopratutto dalla composizione dei terreni che in questa zona si differenziano, scendendo dalla collina verso la pianura, in diverse composizioni tal tufo alle sedimentazioni marine e fluviali, epoche geologiche che hanno lasciato su questi terreni il segno, facendo in modo che le vigne nel restituire i propri frutti regalassero sfumature e sottigliezze che il vino qui prodotto risulti identico ma con sottili sfumature distintive.. Tra i vari "nuovi" Nobili abbiamo particolarmente apprezzato quello di Carpineto.
Straordinaria la faraona di Roberto Rossi del ristorante Silene
Una azienda di notevoli dimensioni, che produce non solo a Montepulciano. Azienda di proprietà di Giovanni Sacchet e Antonio Zaccheo, capace di crescere, negli anni, in modo esponenziale e di produrre oggi una delle migliori espressioni del Nobile. Altro nobile che ha lasciato nella mia memoria una traccia significativa è dell' azienda Le Bèrne dei fratelli Andrea e Laura Natalini; una piccola azienda con una cantina nuova e tutta sotterranea , in un podere ordinato e ben condotto. Grazie all'organizzazione dell'evento il degustatore ha avuto l'opportunità di scegliere se assaggiare i vini ai tavoli di degustazione serviti da sommelier o sui banchi delle aziende serviti dai produttori stessi; in modo da associare il vino al volto del produttore. Grazie a questa iniziativa ho scoperto una vera novità un Sangiovese vinificato in bianco. Un esperimento, per ora ancora in fase di sviluppo, molto interessante. Una idea del giovane vignaiolo Niccolò Manani nipote del fondatore dell'azienda Del Giusto. Altro meritato encomio all' organizzazione per la scelta dello chef per la cena di gala: Roberto Rossi del ristorante Il Silene.di Seggiano, ristorante stimato dalle migliori guide non a caso. Sergio è cuoco che sa esaltare i sapori, ed è capace di creare insuperabili armonie di sapori, utilizzando tutte le verdure dei suoi orti e le materie prime di sua produzione. una interpretazione, la sua, della migliore tradizione toscana: superbi i tortelli da lui chiamati saccottini di anatra mantecati al pecorino stagionato e erbette di questa terra e la faraona in porchetta su minestrone di verdure croccanti e lamelle di tartufo Marzuolo.