In viaggio per la Chianina
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Le razze bovine da carne autoctone italiane sono: Chianina, Marchigiana, Romagnola, Piemontese, Podolica e Maremmana; tutte si presentano con il caratteristico mantello bianco, tolta la Podolica che invece è di colore brunito. Le prime tre razze elencate sono sottoposte al disciplinare del Consorzio di Tutela del Vitellone Bianco dell'Appennino centrale. Queste tre razze simili per caratteristiche strutturali e per il metodo di allevamento possono essere considerate tra le migliori carni della produzione italiana. La più conosciuta è sicuramente la Chianina, dalla quale si ottiene il taglio più prelibato per gli amanti di questo cibo: la bistecca alla fiorentina. La Chianina è sicuramente la razza bovina più grande al mondo, nei maschi può arrivare ai due metri di altezza, si alleva da più di due secoli. Il suo utilizzo è stato quasi esclusivamente da lavoro, fino alla metà del secolo scorso, quando con la meccanizzazione delle campagne si è scoperto il suo valore eccezionale nell'uso gastronomico. Le sue carni sono di ottima qualità, sopratutto perché l'allevamento avviene prevalentemente allo stato brado, e si presentano nel piatto tenere e marezzate, cioè con piccoli filamenti di grasso tra le parti magri, ciò fa si che ne giovi sapore e tenerezza. Sul mercato le si possono trovare nelle migliori macellerie di tutto il paese, ma il nostro consiglio è quello di programmare un itinerario enogastronomico per conoscere a pieno le meraviglie legate a queste razze.
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La prima tappa del nostro viaggio è quella presso un allevamento di questa razza bovina, siamo in Toscana, in provincia di Siena più precisamente nella campagna di Sinalunga. L'azienda si chiama La Fratta, ed è il luogo perfetto per penetrare a pieno nei sentieri che ci conducono alla conoscenza di questi animali. La Fratta è un'antica fattoria toscana che si è conservata intatta attraverso i secoli, ed oggi si dedica all'agricoltura biologica e alla zootecnia, in particolare della razza Chianina, tra le varie attività quella della didattica agricola assume una certa importanza, quindi i visitatori possono ben conoscere da vicino gli animali e le loro abitudini. Sinalunga è il punto di partenza della superstrada che porta sino a Siena, attraversando la campagne ricca e rigogliosa.
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Per raggiungere la seconda tappa del nostro percorso dopo pochi chilometri in direzione Siena, lasciamo la super strada e raggiungiamo Monte San Savino, un paesino delizioso, le cui stradine costeggiano palazzi e caseggiati del cinquecento.
Una sosta obbligata è sicuramente da fare sulla piazza del paese, dove si trova la bottega di Aldo Iacomoni, Le Delizie di Aldo propongono non solo i migliori tagli di Chianina ma prelibatezza del territori come prosciutti e salami di Cinta Senese, e preparati di delizie di ogni genere, affianco alla macelleria Aldo ha organizzato un caratteristico locale, tipo cantina, dove è possibile degustare i piatti tradizionali della zona. Dopo colazione si può riprendere il viaggio verso Siena, raggiunta la quale si possono godere tutte le ricche occasioni monumentali che la città mette a disposizione, per proseguire poi verso Montalcino, la patria del Brunello, una città che si identifica con il vino che qui si produce.
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Tra le tante realtà produttive si può visitare l'Azienda Agricola Poggio Rubino, in località la Sorgente, dove poter degustare ottime espressioni dei famosi vigneti della zona. Si è fatto tardi, per riposare tranquillamente in centro di Montalcino il B&B di Edward e Alessandra, proprietari dell'azienda agricola, mette a disposizione comode camere in stile toscano. Per la cena vi attende la famiglia Tognazzi al ristorante il Leccio di Sant'Angelo in Colle, a pochi chilometri dal centro di Montalcino, Qui è possibile degustare le carni del consorzio, preparate in mille ricette, la regina tra tutte rimane la Fiorentina.