Cacciani a Frascati: un angolo di storia
La superba Gricia con carciofi
E’ difficile che una attività imprenditoriale o commerciale resti sull’onda del successo per quasi cento anni, sotto la guida della stessa famiglia; è quanto sta accadendo al ristorante Cacciani di Frascati. Mancano solo una manciata di anni per festeggiare i cento anni di attività, era il mille novecento ventidue quando Leopoldo Cacciani e sua moglie Giannina aprirono la loro osteria sulla piazza di Frascati, allora la cucina si esprimeva in piatti semplici della tradizione romana, e la cantina offriva bottiglie di vino verace: quel Frascati noto in tutto il mondo e qualche bottiglia di romanella, vino frizzante leggero e beverino. Nel corso degli anni la tradizione si mantiene integra, ed assicura il successo; gli avventori sono i frascatani e i romani che nelle loro escursioni fuori porta verso i Castelli Romani fanno di Cacciani una mèta immancabile.
La seconda generazione: Tommaso ed Armando continuano ad accrescere il successo, portando il ristorante ad essere considerato un tempio della cucina romana. Quando, negli anni sessanta, Roma diviene una delle capitali del cinema internazionale, data la vicinanza con Cinecittà, Cacciani ospita i grandi nomi del cinema, ma anche i capitani di industria e i politici. Un susseguirsi di personalità che occupano i tavoli del ristorante mescolandosi con la gente normale per godere del sapore e il gusto della cucina genuina del ristorante. Quel sapore e gusto che sono la filosofia che ancora regna nella cucina di Cacciani, oggi ripresa dalla terza generazione Paolo, Leopoldo e Caterina, che conducono la cucina con lo stesso entusiasmo dei genitori e dei nonni. Conservando un rispetto integrale per la tradizione, per la materia prima; severamente proveniente solo dal territorio laziale.
La cortesia e la gentilezza sono punto focale dell’accoglienza, un servizio attento, mai invadente, familiare pronto a soddisfare con semplicità ogni desiderio dell’ospite. L’ambiente è accogliente, nella sua eleganza ma ricordando con rispetto le origini, macchiando con elementi di arredo ii tempi passati, rendendo il locale caratteristico e forse unico. Una terrazza offre la possibilità di pasteggiare su un suggestivo panorama totale della capitale, occasione da sfruttare anche nelle belle giornate invernali. All’interno tra i tavoli alcune tavole da lavoro che ospitano taglieri di formaggi o affettatrici con i salumi rendono l’atmosfera davvero familiare. Sempre in sala e a vista mani capaci tagliano a coltello sottilissime fettine di carciofi per un'insalata di stagione imperdibile.
La cucina è completamente a vista, sicuramente Cacciani è stato uno dei primi ristoranti ad aprire all’occhio attento del commensale la vista di chi lavora ai fornelli. Paolo e Leopoldo al timone guidano la brigata di cucina con saggezza, interpretando i piatti classici con tecnica moderna e aggiungendo un pizzico di fantasia; una saggia conduzione che lascia ampio spazio anche alle ricette storiche interpretate nella loro versione più classica. Possiamo citare solo alcune delle proposte come esempio di questa felice duttilità interpretativa: gricia con carciofi, crostini al nero di seppia con provatura, carciofo alla giudia, fagottini al cannellone con erbe e crema di patate viola, fettuccine con il cinghiale alloro ginepro e chutney di visciola. La carta dei dolci è curata dalla pasticcera del ristorante, la più giovane dei tre fratelli Cacciani: Caterina; massima interprete del dolce romano per eccellenza la crostata di ricotta. La cantina ospita vini del territorio, frutto dei vigneti storici della famiglia, ma anche etichette prestigiose italiane e ed estere. In sostanza il ristorante Cacciani rimane, come nei tempi passati, un luogo dove poter godere di sapori veraci e raffinati, trascorrendo momenti gratificanti per l’animo.
Vecchi attrezzi in mostra nel ristorante Cacciani di Frascati
Crostini al nero di seppia con la provatura
Fagottini al "cannellone" con erbe fini e crema di patate viola
Il carciofo alla giudia
Fettuccine al cinghiale di Genga con alloro, bacche di ginepro e chutney di visciole
La crostata di ricotta, principessa dei dolci da credenza
La sala
L'ingresso
Paolo, Caterina e Leopoldo Cacciani
La sala
La sala
La vecchia Berkel in funzione in sala