Il Segreto di Giuliano
La novità toscana di Bortolomiol: Il Segreto di Giuliano
Giuliano Bortolomiol è stato un grande vignaiolo, un uomo semplice, di quelli che credevano, giustamente per allora, che fosse sufficiente una stretta di mano per sigillare un accordo, un uomo che si è battuto, con successo , per far riconoscere al Prosecco Superiore di Conegliano-Valdobbiadene il suo giusto valore nel mondo del vino. Come spesso accade per chi produce vino, anche Giuliano aveva un segreto: il desiderio di creare un rosso toscano. Oggi che Giuliano non c'è più e le figlie sono subentrate nella gestione dell'Azienda, questo sogno si è concretizzato. Per la prima volta Bortolomiol, realtà storica del Prosecco Superiore, imbocca la strada dei grandi rossi scegliendo di investire in Toscana in un vigneto ai confini con la rinomata area del Brunello. Dal vigneto di Montalcino, all’ombra del medievale CastelVerdelli nasce la prima annata del Segreto di Giuliano, in sole 2.675 bottiglie. Oggi Bortolomiol, guidata dalle figlie Maria Elena, Elvira, Luisa e Giuliana, compie un passo in più presentando Il Segreto di Giuliano, l’omaggio ad una vita ricca di emozioni e ricordi vissuti assieme al padre.
"Questo vino è un grande viaggio - racconta Elvira Bortolomiol, Vice Presidente - con le mie sorelle qualche anno fa abbiamo trovato alcuni taccuini di nostro padre, tra le annotazioni anche le memorie della Toscana, dove trascorrevamo sempre le vacanze estive. Tra gli appunti dei grandi rossi di questa terra anche il sogno, un giorno, di inserire nella collezione un’etichetta a bacca rossa…Da qui nasce questo progetto”.
Alessandro Scorsone mesce Il Segreto di Giuliano con Elvira e Maria Elena Bortolomiol
Il sogno delle sorelle Bortolomiol si è realizzato con la collaborazione del winemaker Roberto Cipresso: è nato Il Segreto di Giuliano. Cipresso, un Veneto che ama e conosce come pochi Montalcino ( vi si è stabilito da tempo), si dichiara soddisfatto del lavoro svolto: "Siamo di fronte a un fuoriclasse, un Sangiovese dotato di freschezza e con una nota balsamica inconfondibile a cui si accompagnano sentori di tabacco e una raffinata speziatura dolce. Il potenziale di invecchiamento è notevole, ma Il Segreto di Giuliano già oggi garantisce una bella bevibilità caratterizzata da un’estrema piacevolezza. Il tutto completato da un’armonia e un equilibrio che ne fanno un vino degno del suo ispiratore”.
Con la loro tenacia, passione e dedizione, le donne Bortolomiol hanno saputo percorrere la strada solcata dal padre e interpretare al meglio un vitigno come il Sangiovese in una terra così vocata. Le sorelle Bortolomiol non hanno mai smesso di investire in innovazione e qualità: esemplare è la loro determinazione a promuovere la sostenibilità ambientale in vigna, in quelle colline del Prosecco - come le chiamava papà Giuliano con rara preveggenza- che costituiscono oggi un gioiello paesaggistico di importanza internazionale.
Per aprire la prima bottiglia di questo Sangiovese della vendemmia del 2016 è stata scelta la cornice del roof garden dell'Hotel Flora di Roma: la cerimonia di apertura è stata affidata ad un cerimoniere d'eccezione: Alessandro Scorsone.
Per l'occasione lo chef del Flora, Raffaele de Mase, ha studiato ottimi piatti da abbinare sia alle bollicine che al rosso di casa Bortolomiol.
Ma ora è il momento di descrivere meglio questo Segreto di Giuliano, Sangiovese Toscana Indicazione Geografica Tipica. Da un vecchio e suggestivo vigneto in Montalcino, nasce la prima limited edition 2016, firmata Roberto Cipresso, quale punto di partenza di una lunga avventura della famiglia Bortolomiol. Il Segreto di Giuliano, Sangiovese di razza affinato per un anno in barriques di rovere francese è il sogno di un uomo e l’omaggio delle sue figlie ad una vita ricca di emozioni e di ricordi.
I tortelli baccalà e alici del Cantabrico con bieta dello chef Raffaele De Mase
Il Banda Rossa Special reserve, Valdobbiadene Superiore DOCG, extra dry millesimato
Cremoso di mango, crema allo Yuzu e daquoise alle mandorle
Eccoci con Lucia Buffo ed Elvira Bortolomiol
Elvira Bortolomiol e Roberto Cipresso in cantina