Pasta al tonno in bianco
Per i meno attenti al buono in cucina questo primo piatto può sembrare una di quelle preparazioni sbrigative da preparare pochi minuti prima di mettersi a tavola, non è così! Il piatto è raffinato e delizioso, pronto a soddisfare i palati più esigenti. Come spesso accade in cucina il confine per ottenere un grande piatto invece di una banale pietanza è molto sottile, bisogna solo attenersi a poche e spicciole regole: attenzione nella preparazione, utilizzare ingredienti di qualità e i tegami giusti. In questo caso la prima regola da osservare è quella di procurarsi un tonno di qualità; in Italia, per secoli due sono stati i centri migliori di pesca e lavorazione del tonno: Carloforte in Sardegna e Favignana in Sicilia, oggi i tonni provenienti da questi due centri sono rari da trovare sui banchi dei nostri mercati, ma non è impossibile reperirli, anche se per riuscirci è necessario munirsi di buona volontà e pazienza.
Veniamo alla ricetta.
Per quattro persone: 400 gr. di pasta (io amo condire con la salsa di tonno i mezzi fusilli, adoro che il condimento rimanga prigioniero tra le spirali della pasta, si possono utilizzare comunque spaghetti o linguine) 300 gr. di tonno fresco, o sotto olio (meglio se extravergine) 70 gr. di capperi sotto sale 6 alici (meglio se fresche) 50 gr. di prezzemolo 10 gr. di pimpinella 20 gr. di basilico 4 spicchi di aglio una decina di dl. di olio extravergine di oliva
Preparazione:
Scaldare quattro spicchi di aglio nell'olio (2/3 del totale) in un saltapasta, appena rosolati toglierli dalla padella dove andranno aggiunte le alici, quando queste staranno per sciogliersi versare il tonno e i capperi, continuare la cottura per cinque minuti, a fuoco basso. Nel frattempo cuocere la pasta, scolarla al dente e versarla nel saltapasta, tenere da parte un mezzo bicchiere di acqua di cottura, usandone quanta necessaria per mantecare bene la pasta, chiudere il fuoco e aggiungere un trito delle erbette, lasciando delle foglie di basilico per la guarnizione. irrorare il tutto con l’olio rimasto, versare il tutto nel piatto di portata e guarnite con il basilico.Portare in tavola. Se siete di passaggio nella Sardegna meridionale non tralasciate di fare un salto a Carloforte, qui potrete degustare un’ottima versione di questa pasta, da Nicolo della famiglia di Luigi Pomata.