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Fornacelle, i Vini di Bolgheri



di Marco Rossetti


Siamo a Bolgheri, territorio italiano vocato alla produzione di grandi vini toscani. Qui, a pochi chilometri dal mare, le brezze marine influiscono positivamente sulle vigne allevate sulle basse colline, il terreno è eterogeneo, varia anche a minime distanze. Si presenta sassoso e calcareo, di medio impasto con presenza di ciottoli, ma anche franco sabbioso. Questa varietà di composizione conferisce ai vini una notevole complessità, e li rende intensi, di grande carattere e ricchi di variegate sfumature.

Qui alla metà del ‘900 nasce l’azienda Fornacelle, il fondatore e capostipite della famiglia è Giulio Battistoni, già mezzadro dei conti Della Gherardesca diviene proprietario di 1,6 ettari. Una passione per il vino che è proseguita per tutte le generazioni successive, fino ad arrivare a Stefano Billi nipote di Battistoni.

Oggi l’azienda lavora 15 ettari, Stefano è affiancato da sua moglie: Silvia Menicagli, si produce vino e olio.

Stefano Billi


La filosofia dell’azienda è quella della cultura contadina, che conosce i ritmi della terra, i cicli stagionali della natura e sa, che non si possono addomesticare. Il compito è osservare, capire, assecondare, affinché energia si fondi e si amplifichi con quella del vigneto. Stefano, con l’aiuto di PR Comunicare il Vino, ha voluto proporre una degustazione di alcuni dei suoi vini a Roma presso il ristorante Al Ceppo.

La degustazione è cominciata con un calice di Zizzolo come benvenuto offerto dallo stesso Stefano.

In Toscana Zizzolo sta per giuggiolo, un albero spontaneo tipico della costa, questa pianta dà il nome alla vigna da cui proviene l’uva. Il vino è frutto di tre diversi cloni del vitigno Vermentino, il vino è piacevole: sapido, fresco e fruttato ottimo come aperitivo. La chef Cristina Milozzi ha proposto come benvenuto le classiche Olive all’Ascolana, piatto forte della cucina marchigiana di cui la cuoca è maestra, subito dopo l’antipasto è stato un flan di Castelmagno in riduzione di vino rosso con radicchio tardivo e pere.


I ravioli all'amatriciana e guanciale croccante


Lo Zizzolo...per aprire le danze!


Questo inizio di percorso gastronomico ha fatto da base ad un vino molto particolare che porta il nome dell’Azienda: Fornacelle. 100% Sémillon vinificato in barrique di rovere dove invecchia per almeno sei mesi. Un vino fruttato ma delicatamente sapido. Il primo rosso proposto da Stefano è stato un Bolgheri Superiore del 2018 il Foglio 38 100% Cabernet Franc, Vinificato in barrique aperte di rovere francese, con follature manuali. Fermentazione alcolica e macerazione della durata di 20 giorni. Invecchiato 18 mesi nelle stesse barrique, nuove, dove è avvenuta la fermentazione. Affinamento 18 mesi in bottiglia. Al naso risulta intenso e complesso con profumi di mora, mirtilli e ciliegia, gelso, rosa e lievi toni tostati. Al palato equilibrato, dal tannino serico ed elegante. Finale lungo.


L'Erminia


Contemporaneamente è stato servito lo Zizzolo Rosso vino di classe composto da 60% Merlot, 40% Cabernet Sauvignon Vinificazione in purezza per ogni singola uva. Fermentazione e macerazione della durata di 12 giorni in acciaio a 26-28°C Invecchiamento: 6 mesi in barriques di Allier di secondo passaggio. Affinamento: 6 mesi in bottiglia. Al naso spiccano profumi di frutti di bosco e spezie, Al palato si ritrovano le spezie e si accentua la buona struttura.

Assieme ai due precedenti è stato proposto il Guarda Boschi un blend 60% Cabernet (30%Cabernet Franc 30% Cabernet Sauvignon) 40 % Merlot. Ottenendo un risultato raffinato e piacevole. La vinificazione avviene in purezza per ogni singola uva. La fermentazione dura 18 giorni mentre l’invecchiamento è di 15 mesi in barrique di Troncais e Allier: 1/3 nuove, 1/3 primo passaggio, 1/3 secondo passaggio. Affinamento: 12 mesi in bottiglia. Imbottigliato senza filtrazione.


Vino piacevole al naso a al gusto.

Questi tre vini si sono perfettamente abbinati ai piatti proposti dalla cucina del Al Ceppo: gustosi ravioli all'amatriciana e guanciale croccante e costine di agnello alla scottadito, croccanti, su letto di broccoletti ripassati. Piatti semplici rispettosi della tradizione, in cui ritrovare i sinceri sapori dei vini Fornacelle.


Il Guarda boschi del 2019


La degustazione è terminata con il vino chiamato come il più giovane elemento della famiglia Erminia: un Merlot con fermentazione alcolica in barrique aperte, macerazione della durata di 20 giorni. Invecchiamento: 18 mesi nelle stesse barrique di Tronçais. Affinamento: 18 mesi in bottiglia. Un Merlot pregiato e di classe.


Il gelato alla castagna del ristorante Al Ceppo

Al termine della degustazione la chef Cristina ha voluto proporre un dolce raffinato, un gelato di castagna con squaglio di cioccolato caldo. Questa degustazione è stata l’occasione per godere di un percorso raffinato tra i vini Fornacelle e una cucina esemplare per la tradizione italiana in un ambiente unico per eleganza e calore.

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