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Tarallini che passione!


Quando ci si accinge a preparare una ricetta tradizionale si ha sempre un po' di soggezione: è difficile trovare una ricetta unica, ogni paese, addirittura ogni famiglia ha la sua, con varianti consolidate nel corso di generazioni. L'unica certezza è che si debbono utilizzare buoni ingredienti: olio evo di buona qualità e farina di grani italiani antichi, macinata a pietra. Quella che ho provato io e che mi ha soddisfatto è questa:


Per un abbondante quantità di taralli ( che si conservano bene):

1 kg. di farina tipo 0 grani antichi

0.30 l. di vino bianco secco

gr. 30 di sale fino

0.25 l. di olio extra vergine di oliva


Impastare insieme la farina, il vino, l’olio e il sale fino ad ottenere una pasta elastica ed omogenea.

Lasciar riposare, coperta da un panno, per 30 minuti in un luogo non freddo.

Intanto, in una pentola portare ad ebollizione dell’ acqua con 1 cucchiaio di sale.

A questo punto, da ogni pallina ricavare tanti piccoli cilindri dalla lunghezza di circa 8-10 cm, e dal diametro di 1 centimetro. Attorcigliare ogni bastoncino come per formare un anello e sigillarne la chiusura premendo con il dito sulle due estremità. Man mano che si preparano i taralli, si consiglia di disporli su un foglio di carta da forno

Immergerli pochi alla volta nell’acqua bollente e prelevarli con una schiumarola non appena salgono a galla.

Disporre i tarallini su un canovaccio pulito per lasciarli asciugare qualche minuto.

Ungere con l'olio una placca da forno. Disporvi distanziati i tarallini. Infornare a 200 gradi per circa 30 minuti.

Sfornare e lasciare intiepidire.

I taralli, ottimi come aperitivi per accompagnare un calice di buon vino ma anche come snack, possono essere aromatizzati in vari modi: con il finocchietto selvatico, il peperoncino, i pomodori secchi, a vostro piacere!












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