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Frozé Dogajolo, il cocktail per il wine lover




Anton Robert Zaccheo è nato a San Francisco ma cresciuto nella campagna di Montepulciano, tra le colline toscane decorate da vigneti e oliveti intercalati da lunghe teorie di cipressi.

E' il "novello" della Carpineto, la terza generazione. Appassionato di musica e video, finora solo per hobby, con il lockdown, trascorso in tenuta, ha cominciato a documentare sui social ogni piccola novità dei vigneti e della natura, le nuove gemme, la potatura, il lavoro solitario. E poi la sera ai fornelli con suo padre a provare nuovi abbinamenti.

Parlando di se stesso racconta di non avere mai giornate uguali: "mi sveglio presto e vado nel vigneto, faccio il lavoro nei campi che a seconda della stagione è diverso. In questi mesi ho piantato una nuova vigna di sangiovese, è stato un lavoro duro, sempre piegato ma un'esperienza che mi ha fatto capire tante cose.

Quasi sempre lavoro in cantina, oppure come in questi giorni sto ripulendo le vecchie botti. Quando ho finito faccio un'ora di corsa tra i vigneti, oltre il lago, spesso nel bosco.


E poi finalmente arriva il momento dell'aperitivo accompagnato da una merenda toscana. Spesso solo bollicine, siamo stati i primi a farle in Chianti Classico all'inizio degli anni '80. Oppure un Bianco.

Ma quando ho più tempo preparo il Frozé Dogajolo, anche più velocemente in versione no frozen, quindi Frosé on the rocks. Ho provato a farlo perché un bar tender a New York ne faceva uno buonissimo col nostro Dogajolo Rosato, e allora ho messo a punto una ricetta mia facilmente replicabile a casa, soprattutto ora che è tempo di fragole.


Sinteticamente, bisogna unire al Dogajolo rosato succo di limone, zucchero e fragole, poi metterlo in freezer per sei ore e servirlo guarnito con buccia di limone e foglie di menta.

Quanto agli abbinamenti io e i miei amici lo prendiamo coi pecorini della Val d'Orcia e coi salumi, insomma alla toscana, ma quando sono in Maremma, al mare, ci abbino un crudo di pesce, anche le alici, oppure in paring a tavola con una tartare appena speziata e con del pepe nero - suggerisce Anton."



I vini della linea Dogajolo, tra quelli prodotti da Carpineto, griffe toscana dei grandi rossi, sono tra i più innovativi, molto contemporanei come gusto, freschi, di facile beva, giovani: un'interpretazione originale di concepire il terroir toscano secondo uno stile moderno. E con un'etichetta pittorica che dona gioia, una tavolozza di colori molto primaverili.

Il Dogajolo Rosato è un vino dalle caratteristiche floreali: rosa, mirto e fiore di vite, a cui non mancano i profumi fruttati come la mela, il ribes e la marasca. Sentori delicati ed eleganti. Giovane, dall'acidità spiccata, ma anche ampio e deciso, versatile quanto agli abbinamenti. E' un buon interprete del territorio, nuova tendenza della mixology più sofisticata quando fa uso dei vini, a cui aggiunge gusto oltre che colore.

Considerato che la gradazione alcolica non è alta, e che i sentori sono delicati ed eleganti, è perfetto sorseggiato anche da solo.

E allora ecco la ricetta nel dettaglio per preparare a casa un Frozé Dogajolo senza essere un bar tender e sentirsi un po' più vicini all'estate, con un tocco di ottimismo anche nel bicchiere e vedere rosa!




LA RICETTA


Dogajolo rosato 1/2 bottiglia

Fragole 100 gr.

Zucchero 50 gr.

Acqua 50 ml.

Limoni 25 ml.

Procedimento per il Frozé Dogaiolo:


Versare il Dogajolo in un recipiente e mettere nel congelatore per 6 ore.

Bollire in una casseruola le fragole lavate e tagliate in piccoli pezzi con lo zucchero e l'acqua. Quando avranno tirato fuori il loro succo, togliere dal fuoco e lasciare riposare per 30 minuti.

Filtrare il tutto e mettere lo sciroppo così ottenuto a raffreddare in frigo per altri 30 minuti.

Spremere 1 o 2 limoni e filtrare.

Bordare di zucchero i calici in cui servirete il frozé. A tal fine, potete bagnare il bordo del bicchiere con uno spicchio di limone e capovolgerlo poi in un piattino contenente dello zucchero.

Togliere il Dogajolo dal congelatore (dopo le 6 ore) e metterlo nel frullatore insieme allo sciroppo di fragole e al succo di limone, aggiungendo qualche cubetto di ghiaccio.

Frullare per ottenere una sorta di granita e versare in calici (ad es. coppe champagne, coppe margarita o altre) con il bordo precedentemente incrostato di zucchero. Guarnire con foglie di menta fresca e scorza di limone.


Anton Roberto Zaccheo prepara il Frozé Dogaiolo- Tenuta Carpineto


Fondata in Chianti Classico nel 1967 dalle famiglie Sacchet e Zaccheo, CARPINETO, tuttora gestita dalle due famiglie, coltiva in modo sostenibile e neutrale all’impronta del carbonio 500 ettari di terreni di proprietà suddivisi tra 5 tenute nelle zone storiche della Toscana vitivinicola: Chianti Classico, Vino Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino, Alto Valdarno e Maremma.

Nella tenuta di Montepulciano negli ultimi vent'anni si è assistito e si assiste alle operazioni più vivaci di rinnovo e reimpianto: nell’arco dei prossimi 5 anni 15 nuovi HA, a varietà rosse: Sangiovese e Canaiolo.

Qui anche il più esteso vigneto contiguo ad alta densità d'Italia: oltre 80 ettari, con 8500 piante per ettaro.

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