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L'Antica Corte Pallavicina


In Italia sono molti i paesaggi che affascinano, ma pochi come questo della Antica Corte Pallavicina, nella Bassa Parmense, fanno integrare il visitatore nella atmosfera di un ambiente unico. Qui si respira campagna, si è travolti dalle emozioni delle proprie origini, quasi tutti noi possiamo rintracciare una vita contadina in quelle dei nostri avi. Queste terre, così ben raccontate da Guareschi nei suoi romanzi di Peppone e Don Camillo, sembrano aver fermato il tempo. Il merito di aver rivitalizzato e conservato questa atmosfera è di Luciano e Massimo Spigaroli: i due fratelli qualche anno fa riuscirono ad acquistare questo complesso ridotto all'abbandono, e farlo tornare vivo, come era nella loro memoria di bambini, qui avevano trascorso la loro infanzia; dove il nonno e i suoi figli vivevano e lavoravano, prima come mezzadri e poi come affittuari. Con il tempo e il duro lavoro quotidiano, i due fratelli hanno ripristinato tutte le attività dell'azienda agricola, implementando principalmente l'allevamento del bestiame, e in modo particolare quello dei maiali.


Ma non solo, hanno saputo riportare la corte agli antichi splendori del settecento, creando una struttura raffinata sia nei saloni sia nelle camere, ma sopratutto nel ristorante, dove Massimo magistralmente sa fondere una cucina fondata sulla tradizione con quella moderna ed elegante. Massimo, spesso definito il cuoco agricoltore, sa esprimere la cultura, non solo gastronomica, di questi territori; utilizza solo prodotti genuini, quasi tutti provenienti dalla sua azienda. La passione di Massimo nasce presto, quando ancora bambino affiancava la zia Emilia, e si appassionava alle paste ripiene, emblema della cucina parmense e della bassa. Massimo vive quotidianamente la sua terra coltivandola, curandola e portandola nei suoi piatti, preparazioni ricche di fantasia,ma sempre radicate nella tradizione. In cucina ritroviamo quell'eleganza sobria che ben si relaziona con il gusto dell'arredamento delle sale. L'ospite non è mai abbandonato, pur se lasciato libero di godere con riservatezza gli spazi a disposizione.



A proposito di spazi, bisogna sottolineare il fascino delle cantine della Corte; costruite nel 1320 dai marchesi Pallavicina, venivano da loro utilizzate per stagionarvi salumi, formaggi, per affinarvi i loro vini e immagazzinare i prodotti del loro contado.Un luogo ricco di storia, ove stagionavano i Culatelli che inviavano ai duchi di Milano (gli Sforza) utilizzandoli per i banchetti al castello Sforzesco, oppure come dono prezioso per ingraziarsi la più alta nobiltà d’ Europa o temibili condottieri. Gli Spigaroli hanno bonificato questi ambienti, per anni abbandonati al dominio delle acque fluviali, riportandoli alla loro originaria funzione. Qui oltre che ammirare migliaia di culatelli, prodotti in azienda, posti a stagionare appesi al soffitto, in uno spettacolare succedersi di una immensa collezione che alla vista e al naso inebria il visitatore. In questi ambienti è anche possibile organizzare una suggestiva cena al lume di candela, che garantisco può rimanere indelebile nella memoria del fortunato consumatore.

La Corte, oltre a tutto questo, offre la possibilità di trascorrere un soggiorno romantico, mettendo a disposizione dell'ospite sei camere, in ognuna delle quali si fondono le moderne


esigenze dell'ospitalità con l'arredamento d'epoca e lo stile architettonico originale, tutte corredate di un soffitto a cassettoni, riportato alla luce da un sapiente restauro curato nei minimi dettagli.

L'Antica Corte Pallavicina è in sostanza un luogo accogliente e ricco di fascino, capace di rendere piacevole un soggiorno ricco di emozioni, un luogo per il quale vale la pena spendere un viaggio, sia per i gourmet sia per chi è alla ricerca di quella serenità rupestre ormai perduta.




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