A caccia di funghi nei boschi di Parma
I profumati e prelibati frutti delIa terra sono i re dell’autunno nella Val di Taro: il Fungo di Borgotaro IGP è protagonista di due importanti fiere, ad Albareto e Borgo Val di Taro, e di un itinerario speciale, che si dipana tra borghi e castelli da esplorare a piedi e in bicicletta, magari in compagnia delle guide locali.
Ristoranti, B&B e agriturismi accolgono i visitatori con ricette e proposte dedicate.
Si orientano nel sottobosco con la vista e con l’olfatto, tengono d’occhio il meteo, aspettando le prime piogge di settembre. Gli esperti e appassionati del Boletus Edulis, ovvero il tanto cercato e apprezzato fungo porcino, hanno i loro posti segreti, i loro “trucchi del mestiere”, e la loro terra d’elezione: l’Appennino Parmense, in particolare la Val di Taro, dove in autunno si scatenano delle vere “cacce al tesoro”.
Nel pieno della stagione qui si svolgono inoltre fiere e sagre che hanno come protagonista il Fungo di Borgotaro IGP(l’unico micete ad aver ottenuto questa certificazione in Europa). È un’ottima occasione per degustarlo in moltissime ricette (trifolato, fritto, con il risotto o la pasta fresca, con la polenta, oppure crudo), acquistarlo fresco per il consumo immediato o secco come scorta per l’inverno. E al tempo stesso per andare alla scoperta di un territorio ricco di bellezza e natura.
Dopo la Fiera Nazionale del Fungo Porcino di Albareto, nei weekend del 16-17 e 23-24 settembre, è il centro storico di Borgo Val di Taro ad ospitare la 42esima edizione della Fiera del Fungo di Borgotaro IGP, presentando le tipicità del proprio territorio e di tanti altri, dal Nord al Sud dell’Italia, tra show cooking con grandi chef all’opera, laboratori e spazi per lo street food.
Il borgo e il castello di Compiano
Per conoscere il re dei boschi c’è inoltre un itinerario tutto dedicato alla degustazione di piatti tipici a base di porcini: la Strada del Fungo di Borgotaro IGP, nel cuore della Val di Taro, apprezzata per gli itinerari a piedi e in bicicletta e i percorsi nel verde. Siamo nel cuore di una terra ricca di storia, contrassegnata da castelli e borghi medioevali. Tra questi, merita una visita approfondita il castello di Compiano, che si erge come una vedetta su un borgo circondato da una cinta muraria. Un tesoro architettonico e storico da esplorare, tra vicoli lastricati e antiche insegne familiari, musei e testimonianze. Un’altra “via maestra” per entrare in contatto con questo mondo è il Club di Prodotto “Parma nel cuore del gusto”, con le proposte dei suoi produttori valtaresi.
A Sambuceto di Compiano, circondati dalle verdi vette degli Appennini, il Casale Sambuceto Country House è il luogo di partenza perfetto per un bel giro nei boschi alla ricerca dei porcini, avventurandosi da soli, oppure – ancora meglio – con una guida ambientale professionista, un esperto del posto come Antonio Mortali, che accompagna singoli e gruppi, raccontando le bellezze naturalistiche della Val di Taro.
Altra tappa interessante, soprattutto per i più “allenati”, è il R&B Tolasudolsa, che offre un servizio di accompagnamento in mountain bike con una guida abilitata: avventure su due ruote che, su prenotazione, diventano “Raida e Magna”: tour che si concludono con una scorpacciata di prodotti tipici e, su richiesta, di funghi porcini.
I gourmet trovano la vera cucina valtarese – funghi porcini, salumi, cacciagione e selvaggina – all'Agriturismo “Il Cielo di Strela”, ristorante e B&B, dove i frutti della terra, i salumi, il miele vengono prodotti in loco e cucinati dal patron e chef Mario Marini, diplomato ALMA. Spostandosi a Borgo Val di Taro, precisamente a Ostia Parmense, troviamo l'Agriturismo Ca' Bianca, un’oasi di pace dove i quattro zampe sono i benvenuti. In autunno i funghi sono i protagonisti di una cucina rigorosamente tipica, casalinga e genuina, con prodotti derivati dalla produzione agricola interna all'agriturismo.