Tre risi in falso ragout al Timo
di Marco Rossetti
Quella del riso è una storia molto lunga, quasi quanto quella dell'uomo.
Questo alimento sfama tutti i popoli della terra, ed anche in Italia trova facile utilizzo belle ricette della tradizione.
Per questo primo piatto ho utilizzato tre tipi di riso integrale: bianco integrale, Hermes (rosso), e Venere (nero). Un trio prodotto da Claudio Cirio, coltivatore del novarese: La sua cascina Falasco è gestita dalla sua famiglia da sei generazioni, si deve a lui l'invenzione e la diffusione del riso Venere quello nero. L'Hermes e il Venere sono molto aromatici, quando si cucinano rilasciano una fragranza ineguagliabile, ed anche il sapore è intenso e molto aromatico, si sposano benissimo con salse a base di pesce e di verdure, spesso utilizzati per insalate e preparazioni fresche; in questo caso ho voluto creare un primo piatto invitante e appetitoso, risultato eccellente a quanto dice chi lo ha assaggiato.
Ingredienti per quattro porzioni dei tre risi in falso Ragout al timo
300 gr. dei tre risi (70% Integrale, 25% Hermes e "5% Venere)
4 cucchiai di olio evo
1 carota
1 cipolla
1 spicchio di aglio
1 costa di sedano
1 ciuffo di prezzemolo
8 rametti di timo
50 gr. di parmigiano grattugiato al momento
Realizzazione di quattro porzioni dei tre risi in falso Ragout al timo
Nella pentola a pressione ho versato il riso, l'ho coperto di acqua superando la superfice di almeno un dito; per ottenere un riso asciutto o meglio all'onda, a fine cottura; ho aggiunto una presa di sale e lasciato cuocere per 25 minuti dal fischio della pentola. Nel frattempo ho pulito le verdure e le ho tritate aggiungendo le foglie di timo di 4 rametti. In un tegame ho scaldato l'olio e poi ci ho versato le verdure e le ho fatte colorare senza bruciarle. una volta cotto il riso l'ho scolato con la schiumarola e l'ho versato nel tegame con le verdure, ho fatto saltare il tutto aggiustando di sale, Ho versato il riso nei piatti di portata spolverandoli con il parmigiano grattugiato e guarnendo il tuto con i rametti di rimo rimasti.
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