GOODY 1976 BAR DELI RESTAURANT

di Marco Rossetti
A Roma alla fine degli anni 70, per chi come me, non più adolescente era alla ricerca di chicche musicali, esisteva solo un punto di riferimento: Goody Music. Il luogo dove trovare le ultime uscite internazionali in anteprima, le rarità dei gruppi meno conosciuti, per gli appassionati un luogo cult da non mancare, almeno periodicamente.
Oggi sul piatto girano i dischi, ma anche pietanze gustose. Dopo 45 anni il regno della musica per deejay, Goody Music, si trasforma e in parte diventa un bar deli ristorante, accanto al quale resta attivo il fornitissimo store di vinili. Per lo più la filosofia resta la stessa, le proposte sono di alta qualità, la selezione della materia prima è attenta, un occhio rivolto alla tradizione romana l'altro ad una serie di proposte moderne e veloci capaci di interpretare al meglio il gusto italico. A due passi da Piazza del Popolo apre Goody 1976, il nuovo spazio frutto dell’incontro tra Claudio Donato – titolare dello storico negozio di dischi Goody Music – Nanni Clerici – comproprietario del Magic Bar, sulle sponde del Tevere, già socio del Goa e di Madeleine – Francesco Motta – appassionato di lieviti e farine – e Alberto Capanna - titolare della scuola di alta cucina Food Genius Academy e anch’egli partner del Magic Bar.

La sala con cucina a vista
Qui al Goody 1976 si parte dal primo mattino, quando si possono consumare colazioni di ogni tipo: dal tradizionale cappuccino e cornetto a quelle di stampo americano con pancake e plumcake, bacon e uova. Da focacce e pizze fatte in casa arriva il profumo che ricorda le origini di questo locale: "agli inizi del ‘900, prima di diventare un rinomato negozio di dischi, questi spazi erano un grande forno”, ricorda il gruppo che ha dato vita a Goody 1976.
Una menzione va assegnata allo chef argentino Emiliano Lopez e la giovane pasticcera Giorgia Roscioli. Il servizio si ferma prima della cena, con una offerta nutrita di cocktail e aperitivi molto nutriti e appetitosi. Il locale nasce proprio all’interno del famoso negozio di dischi (da qui il nome e il concetto ispiratore): ambienti eleganti ma accoglienti con l’atmosfera che ricorda un diner club americano ingentilito da lampadari Anni ‘50 e specchi alle pareti. Si susseguono tre sale con le grandi vetrine che affacciano su via Flaminia e sul dehors di Via Beccaria: all’ingresso il classico bancone bar, gli sgabelli ai tavoli alti, negli espositori una pantagruelica festa di delikatessen gastronomiche e pasticceria. E’ il cuore del locale, che vive soprattutto di giorno.
Poi le due sale ristorante, con la grande libreria in legno e metallo stile Anni ’50, le cover dei dischi e le foto dei musicisti alle pareti; sulla seconda sala si affaccia la cucina a vista sovrastata dall’insegna luminosa di un vecchio studio di registrazione. Nel complesso circa 200 metri quadrati (40 coperti interni ai quali si aggiungono i 40 del dehors) su cui dominano la brillante fascia verde bottiglia delle pareti e i pavimenti in formelle di marmo bianche e nere. La parte tecnica, cucina a vista e l’imponente bottigliera del retro bancone bar di 7 metri, son un suggestivo motivo di attrazione.

Il chicken burrito
Da cucina e pasticceria escono piatti a tutte le ore del giorno, con un menu diviso per fasce orarie: Breakfast dalle 7 alle 12.30, Lunch dalle 12.30 alle 15.30, Afternoon dalle 16 alle 18 e Evening dalle 18 in poi. Goody 1976 è aperto quindi sin dalla mattina per la prima colazione - servita al banco o a la carte: ad accompagnare le miscele del caffè Bondolfi, cornetti e croissant alla francese farciti di marmellata, crema, gianduia, integrale al lampone o vegan, oppure il “Cruffin Goody” con crema al mou e noccioline, maritozzo con la panna, “Rombo” al cacao o crema pasticcera, girella con uvetta e cannella, pain au chocolat, veneziana, bomba e ciambella. Tutto rigorosamente fatto in casa con uova da allevamenti bio e il miglior burro belga. Sempre con ingredienti freschi e genuini – il più possibile a km zero - sono preparate le colazioni salate con tramezzini, toast, bagel, croissant farciti e bombe salate fatte quotidianamente dalla pastry chef.
Per il lunch sorprendente il panino con pastrami, una vera specialità di Goody, realizzato con pain brioche lievitato perfettamente e molto digeribile. Uguale attenzione nel chicken burrito, in cui la tortilla di farina di grano ha lo stesso fascino dell'impasto della pizza e alla panatura casalinga della cotoletta "elephant" ( la nostra orecchia d'elefante).
Il menu cerca di soddisfare l'esigenza di pasti veloci ( il quartiere è pieno di uffici) senza abbassare la qualità, con un pizzico di tradizione romana ( e napoletana). Accanto a insalate, piatti unici, fritti ( buoni i Goody crocchè), vari burger, poke con riso e verdure, wok e meatballs, troviamo anche il tagliolino semplice al pomodoro ( in carta un menu per bambini), il carciofo alla romana e i magnifici 4 della Capitale: gricia, carbonara, matriciana e cacio e pepe.
Dolci casalinghi a accoglienti per dessert.

I Goody crocchè

I Goody cornetti

La sala libreria
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