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Cani caldi al guinzaglio su patate sabbiate.



di Marco Rossetti


Il wurstel è il rappresentante della cucina tedesca nel mondo, tra l’altro lo possiamo annoverare tranquillamente tra i cibi di strada più diffusi, dall’Europa all’America possiamo trovare qualche ambulante specializzato nella distribuzione di questo insaccato. Bollito o arrostito è offerto generalmente in panini che lo contengono, in America lo chiamano Hot Dog, da qui il nome che abbiamo attribuito alla nostra ricetta. Come detto, il wurstel nasce in Germania, tracce ufficiali per la sua preparazione sono state ritrovate in un documento risalente alla metà del 400, quindi è presumibile che fosse diffuso già da qualche tempo. Abbiamo detto che è un insaccato, ma di cosa? Probabilmente originariamente le carni utilizzate erano sia suine che bovine, nel tempo poi nacque quello di solo suino, le carni utilizzate erano quelle rimanenti dalle altre lavorazioni, possiamo dire un pò come la nostra coppa di testa, ai giorni nostri la lavorazione utilizza anche la parti più nobili. La carne viene macinata finemente, ed insaccata in un budello naturale, per poi cuocere il prodotto a vapore, procedendo poi all’affumicatura. Oggi nei nostri mercati possiamo trovare varie tipologie di wurstel, da quelli di carni miste, suine e bovine, di pollo e di tacchino. Anni fa girava una leggenda metropolitana secondo la quale nei wurstel tedeschi si potevano rintracciare addirittura dosi di carne di canguro, appositamente importate per questo utilizzo. La creazione dei wurstel di carni diverse dalle suine, immesse nei mercati pubblicizzandoli come più leggeri, ha in innescato svariate polemiche, in effetti si è riscontrato, in alcuni casi che fossero realizzate carni di pollame provenienti da parti scartate da altre lavorazioni, come teste e zampe dei volatili. Il mio consiglio è quello di utilizzare solo ed esclusivamente carni di puro suini, in Italia i migliori sono quelli della zona meranese e sud tirolese, ovviamente se possibile artigianali. La ricetta che qui propongo nasce dal desiderio di nobilitare un po' questo prodotto, farlo uscire dalle bancarelle ed impreziosirlo lavorandolo in cucina.


Ingredienti per quattro


8 wurstel (puro suino)

125 gr. Di pasta kataifi

1 kg. Di patate

50 gr. Di pan grattato

6 cucchiai di olio extra vergine

2 spicchi di aglio.

Procedimento

Lessate le patate, facendole cuocere non completamente, una volta bollite e sbucciate tagliatele a dadini. Versate l’olio in tegame e fate rosolare l’aglio, che va tolto prima di inserire le patate. Fate saltare le patate per cica 8 minuti, aggiungendo, poco alla volta, il pan grattato, spegnete il fuoco quando il pan grattato si sarà ben distribuito su tutta la superficie delle patate e questa avranno assunto un bel colore brunito. Fate bollire i wurstel per cinque minuti, scolateli e asciugateli. Sbrogliate la matassa di pasta kataifi e separatala in otto filari, nei quali avvolgerete ciascun wurstel, disponeteli in una teglia e oliateli aiutandovi con un pennello. Inserite la teglia nel forno ( già caldo a 180°) e lasciate cuocere per quattro minuti, estraete la teglia quando la kataifi sarà ben dorata. Servite magari guarnendo il piatto con qualche cucchiaino di senape.

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