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Zuppetta di mare speziata


di Filippo Cogliandro


Ecco un'altra ricetta, geniale nella sua semplicità, dello chef calabrese Filippo Cogliandro, un matrimonio riuscito tra sapori di mare e spezie.


Ingredienti per 4 persone:

400 gr di seppie pulite

2 cipolle rosse di Tropea fresche

20 cozze

24 vongole veraci

25 mazzancolle

Bottarga di muggine a piacere

una macinata di misto pepe

10 gr. circa di zenzero


Preparazione:

Tagliare a julienne la cipolla rossa fresca, farla appassire in casseruola con olio evo, il misto pepe, zenzero grattugiato, aggiungere le seppie e cuocere a fuoco lento.

In una padella versare un filo di olio evo, uno spicchio di aglio, far aprire le vongole veraci e le cozze e conservarne il fondo di cottura. Sgusciare tutti i mitili. Pulire le mazzancolle avendo cura di tirare via il budellino. Dividerle a metà dal dorso.

Aggiungere le mazzancolle alla cipolla e alle seppie per completarne la cottura.

A cottura ultimata unire le cozze e le vongole sgusciate, assaggiarne la sapidità e ed eventualmente aggiungere il fondo di cottura.

Composizione del piatto: utilizzare un piatto a cappello per impiattare la zuppa, completare con bottarga grattugiata e un filo di olio evo.

Filippo Cogliandro

Lo chef e le Cene della Legalità

"In ottobre ritorno a Firenze, da dove sono partite le Cene.... la città bellissima che ho nel cuore, infatti sono stato invitato dal nuovo Presidente Lions Firenze Sesto Fiorentino, Roberto Casamonti, all’Educandato della SS Annunziata, Istituto Statale.

Il progetto de Le Cene della Legalità, è nato a Firenze nel 2012, a seguito di una intervista, per raccontare la mia esperienza, per raccontare un periodo buio della mia vita che mi fa fatto capire che “il silenzio uccide” e che ho voluto far conoscere attraverso la cucina, la mia terra, il mio dolore, le mie paure, e poi il sostegno e l’amicizia con Don Luigi Ciotti, la mia grande brigata, il mio lavoro ed infine la solidarietà ricevuta, uno status che mi ha dato il coraggio di una scelta entusiasmante: “la denuncia come investimento per il proprio futuro”, anche perchè, attraverso organi di stampa, si evince che i tentacoli della mafia si sono infiltrati nel settore della ristorazione ormai da anni con dei fatturati di miliardi. Da Lazzaro mi sono spostato come ristorante al centro storico della città di Reggio Calabria, continuando a fare conosce il mio progetto de “Le cene della Legalità” che sono diventate un riferimento reale in tutta Italia, in Europa e anche in giro per il mondo".

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