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Birra Alta Quota: nasce Greta, la glutenfree


Quello che Birra Alta Quota vuole proporre è un gioco, e così ha voluto provare ad offrire una valenza, una lettura diversa a questa bevanda così amata e così familiare. “L’idea – dichiara Claudio Lorenzini, proprietario del birrificio di Cittareale in provincia di Rieti - è venuta pensando al significato simbolico del numero sette, come sette sono gli anni di attività di Alta Quota e sette le birre scelte tra le tredici totali in linea di produzione.” Perché, aldilà del gioco, non bisogna dimenticare che stiamo parlando di prodotti qualitativamente elevati, lavorati con cura e, non meno importante, con grande passione. “Abbiamo abbinato - ci racconta Emanuela Laurenzi, proprietaria e moglie di Claudio - le nostre birre ai sette chakra, i sette centri di energia che, secondo la medicina Ayurvedica, si trovano lungo il nostro corpo…”, i Chakra permettono all’energia del corpo sottile, energia che ci consente di vivere nel benessere psicofisico, di fluire liberamente nel nostro corpo; quando uno di questi chakra si blocca, per diverse cause, l’energia non può più scorrere e sostenere l’organismo con conseguente squilibrio, disagio e malessere. Occorre individuare il o i Chakra bloccati a cui si deve attribuire il blackout con conseguente interruzione del circuito di benessere.


Emanuela Laurenzi


“Ogni chakra – prosegue Emanuela - è situato in un punto determinato e governa il giusto equilibrio di organi e di emozioni. Riguardo proprio l’aspetto emozionale sappiamo bene come la birra con la sua freschezza, il suo aroma, il gusto inconfondibile, sia una delle bevande più duttili e più gradite e, al pari di del vino, in grado di sciogliere quei nodi emotivi regalandoci momenti di intensa piacevolezza e allegria”.

Ovviamente il gioco resta tale, mentre la produzione del Birrificio Alta Quota si rivolge ad un pubblico di amanti della birra, con ben 13 tipologie diverse, prodotte nello stabilimento di Cittareale, in provincia di Rieti. Una località montana in un territorio che si incunea tra tre regioni: Lazio, Umbria e Abruzzo. Dove la purezza dell’acqua è quanto necessario per la produzione di ottime birre. Un territorio che, con il terremoto, ha subìto molti danni, ma che offre paesaggi naturali splendidi e una gastronomia di tutto rispetto. Fiore all’occhiello del birrificio è l’ultima nata la birra senza glutine: Greta. Che va incontro ale esigenze del pubblico sempre più esigente visto il notevole numero di consumatori celiaci o intolleranti al glutine. Spesso i prodotti per celiaci ricordano solo vagamente il sapore dei prodotti originali, ma qui la novità di non poco conto sta nel fatto che questa birra, in degustazione, sembra assolutamente normale ( è molto fresca e gradevole al palato...).


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