L'acquasale di Pietro Zito
- di Pietro Zito
- 6 giu 2018
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 20 ago 2022

Questa è una delle ricette che definisco "della sopravvivenza": è stato uno dei piatti più comuni dei nostri nonni e il vero scopo di questo piatto era quello di utilizzare le rimanenze di pane dei giorni precedenti.
Ingredienti per 4 persone:
10 pomodorini non troppo maturi
1 spicchio di aglio
1/2 cipolla rossa
1 cetriolo ( carosello)
1/2 chilo di pane di grano duro raffermo
2 bicchieri d'acqua
olio extravergine di oliva
prezzemolo
sale
pepe
origano
Procedimento:
Sul fondo di un piatto da portata con i bordi alti spremere una decina di pomodorini- precedentemente lavati- "al filo" ( pomodorini che in Puglia, dopo la raccolta, si conservano appesi, per l'appunto, ad un filo). Si condiscono con uno spicchio di aglio, mezza cipolla tagliata a fette, un cetriolo tagliato a fette, un po' di origano, sale, pepe, prezzemolo, abbondante olio extravergine, infine si aggiunge l'acqua.
Il pane duro, tagliato a pezzi, verrà immerso e, dopo che avrà assorbito l'acqua, si servirà in tavola.
Un segreto: anziché l'acqua, si possono aggiungere dei cubetti di ghiaccio.
E' un piatto che serviamo nelle giornate calde d'estate con acqua fredda e pane di lievito madre molto duro, anche di una settimana.
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