Polenta e cinghiale
di Marco Rossetti
ll primo piatto a base di polenta è molto in uso al nord Italia, molto meno al centro, e quasi mai al sud. é un piatto legato alle regioni fredde, sarà perché richiede condimenti robusti, o perché andrebbe mangiata molto calda, fatto sta che il suo utilizzo è spesso riferito alla cucina delle regioni settentrionali, molto in uso nei secoli scorsi, anzi spesso in alcune regioni è stato l'alimento quasi unico, tanto da causare malattie come la pellagra. Oggi l' industria ha in commercio varie tipologie di polenta sia già pronte sia istantanee, cioè farina gialla messa nell'acqua bollente e subito pronta ad essere consumata. Io sono tra quelli che ancora è affezionato alla tradizione, quindi preferisco la polenta classica, quella che per cuocersi impiega almeno quaranta minuti; anzi per l'esattezza preferisco quella taragna, una miscela di farina di grano saraceno e di granturco, tipica della Valtellina. La polenta si può consumare in vari modi: lenta, cioè morbida; oppure solida affettata, dipende dal modo di preparazione. Qui propongo quella consistente da ripassare alla griglia.
Ingredienti per quattro per la Polenta e cinghiale:
400 g. polenta
2 lt. di acqua
1 manciata di sale grosso
Ingredienti per il ragù per quattro
1 kg di cinghiale
1 costa di sedano
1 Carota
1 Cipolla
1 spicchio di aglio
5 Bacche di ginepro
2 foglie di salvia
1 rametto di rosmarino
1 bicchiere di vino rosso
400 g di passata di pomodoro
4 cucchiai di olio extravergine
q.b.Sale
5 grani di pepe
Preparazione per la Polenta e cinghiale:
In una pentola portate ad ebollizione l'acqua, salate con il sale grosso, e versare la polenta setacciandola, mescolare con l'altra mano; continuare la cottura per circa trenta minuti, fino ad ottenere la consistenza desiderata, per ottenere un composto quasi solido continuare la cottura per altri venti minuti; altrimenti per una polenta morbida spegnere il fuoco e condire con il sugo.
Per il ragù di cinghiale Lavare sotto l'acqua corrente i pezzi di cinghiale, almeno un paio di volte, versarlo poi in un tegame capace senza alcun condimento, coprire la pentola e accendere il fuoco al minimo, dopo tre minuti scolare l'acqua uscita dalla carne, rimettere la pentola sul fuoco sempre molto basso. Ripetere l'operazione almeno tre volte. Disossare bene tutte le parti del cinghiale e tagliarle a pezzetti piccoli. Tritare gli odori e le erbe aromatiche, ma non il ginepro, e versarli nello stesso tegame dove il cinghiale è stato privato dell'acqua, far soffriggere nell'olio poi aggiungere la carne. far rosolare bene tutti i pezzettini e poi irrorare con il vino. Sfumato l'alcol aggiungere prima le bacche di ginepro poi il pomodoro. Coprire il tegame con un coperchio e far cuocere il tutto a fuoco basso per circa quattro ore, di tanto in tanto mescolare e se è il caso aggiungere un o due mestoli di acqua calda. Cotto il ragù e pronta la polenta servire il piatto caldo.
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