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A Torri del Benaco nasce l’idea del Presidio Slow Food degli oliveti secolari dell’Alto Garda Veronese



Il marchio del Presidio di Slow Food sugli oliveti secolari dell’Alto Garda Veronese. È questa l’idea lanciata nel corso dell’edizione di primavera della Festa dell’Olio di Torri del Benaco, sulla costa veneta del lago di Garda, a margine del convegno dal titolo “Quale olivicoltura al servizio dell’ambiente?”, che ha visto come relatori, il 17 maggio, Francesca Baldereschi, curatrice della “Guida agli Extravergini” di Slow Food, e i coordinatori regionali della stessa guida per il Trentino, la Lombardia e il Veneto, Meri Ruggeri, Marco Antonucci e Mauro Pasquali. La proposta ha subito incontrato il favore del sindaco di Torri del Benaco, Stefano Nicotra, e di quello del comune confinante di Brenzone sul Garda, Paolo Formaggioni, che si sono detti interessati a intensificare, nei prossimi mesi, i contatti con Slow Food per verificare la realizzabilità del progetto.

“Per il nostro territorio - ha detto Nicotra – gli olivi antichi delle varietà autoctone Drizzar, Trép, Fòrt, Ràsa e Favaróla hanno un valore non solo agricolo, ma anche e soprattutto storico, culturale e paesaggistico, che può tradursi in un’offerta turistica rispettosa, che preveda occasioni di passeggiate o di trekking lungo i numerosi sentieri che collegano il lago di Garda e il monte Baldo. Il completamento dei tratti sud e nord della nostra pista ciclabile, con il collegamento diretto a quella di Brenzone, consentirà di creare un lunghissimo anello protetto per i visitatori interessati ai nostri paesaggi e alla nostra storia. Per gli oli dei nostri oliveti secolari abbiamo già in corso di adozione il riconoscimento della Denominazione comunale. Poter dotare quegli nostri oliveti del marchio di Slow Food ne consentirebbe una ulteriore e ancora più ampia valorizzazione, attraendo giovani all’attività olivicola.”.

Concorde il sindaco di Brenzone sul Garda, il quale evidenzia come il frantoio in attività nel suo comune, ripristinato grazie all’apporto finanziario congiunto delle amministrazioni comunali di Brenzone, Torri e San Zeno di Montagna, costituisca il punto di riferimento di centinaia di piccoli olivicoltori dell’Alto Garda, che preservano una tradizione olivicola più che millenaria. Fu infatti nell’Alto Medioevo che i maggiori monasteri dell’Italia Settentrionale promossero e incentivarono l’olivicoltura gardesana, che ha trovato nella Casaliva, detta anche Drizzar, la varietà principe del territorio. Se ne trae un olio extravergine che ha nelle note di erbe di prato, di mela verde e di mandorla i propri punti di forza. “I nostri oliveti storici - afferma Formaggioni - formano un patrimonio ingente e straordinario, sviluppatosi nei secoli intorno a borghi affascinanti, come il villaggio medievale di Campo, i cui oliveti sono già oggetto di valorizzazione da parte di nostri volontari”.

 

La Festa dell’Olio continuerà anche domani con molte iniziative: degustazioni, incontri con produttori di olio extravergine d’oliva di Veneto, Trentino-Alto Adige, Lombardia e Slovenia, cooking show con lo chef Isidoro Consolini, visite guidate e momenti culturali.

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